Assaggi di cultura, fra musica e gastronomia

Music and gastronomyNon si può pensare bene, né amare bene, né dormire bene se non si è pranzato bene, diceva Virginia Woolf, scrittrice britannica (1882 – 1941).

Queste condivisibili riflessioni conducono anche a riflettere sulla qualità del cibo che mangiamo. Può sembrare scontato, e spesso non ci si fa caso, ma la gastronomia è un fattore da analizzare se si vuole capire una determinata cultura. E anche la musica, impalpabile ma presente, è un altro fattore culturale da considerare.

Cibo e musica: due fra i piaceri della vita. E non solo, poiché sono anche fattori culturali o di business. Ed oggi possono anche convergere verso idee di "sintesi", a volte più spostate sul senso del gusto, in altre occasioni più collegate al senso dell'udito.

Non mancano i casi in tal senso, sia in Italia sia nel mondo dei new media.

Drinkify.org è un sito web (in lingua inglese) che suggerisce un drink in base alla musica che si sta ascoltando in quel momento, fornendo anche le istruzioni su come prepararlo. Nella home del sito, è sufficiente inserire il nome del musicista ed automaticamente viene proposto il cocktail consigliato per quel tipo di musica. 

La musica, d'altra parte, è stata tra le prime forme mediali ad essere rivoluzionata dalle tecnologie digitali. Ma una certa base culturale rimane sempre presente, e proprio oggi termina il progetto biennale di Folk Music Project: un'iniziativa che si è svolta negli ultimi due anni in Europa, con l'obiettivo di portare la musica folk nei musei, attraverso una serie di attività tra le quali: eventi e concerti, selezione di artisti, workshop ed iniziative educative. Si è trattato di un progetto sostenuto e finanziato dalla Commissione Europea (Direzione Generale Educazione e Cultura) con partnership in: Italia, Estonia, Grecia, Norvegia.

Proseguendo sul lato culturale della musica, nel 2011 è nato Italian Poster Rock Art: luogo online, a cura di Francesco Ciaponi (cultore del tema), che funge da archivio digitale della poster rock art italiana e da vetrina delle forme artistiche scaturite dalla musica, soprattutto sul versante del design e della grafica applicate ai poster musicali e alla pubblicistica musicale. Collegata al progetto della poster rock art italiana, c'è la mostra-mercato e festival Where the Rock Goes On, a Santa Croce sull'Arno (Pisa), dal 19 maggio al 3 giugno 2012, con ingresso gratuito.

Scarica Informazioni mostra-mercato e festival 'Where the Rock goes on', Santa Croce sull'Arno – Pisa – 19 maggio – 3 giugno 2012

Rimanendo in Toscana, venerdì 4 maggio 2012 inizierà inoltre la 75esima edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino, tradizionale appuntamento con la musica classica, a Firenze.

Tornando su ritmi più rock, è stato recentemente pubblicato il libro Hellzarockin'. Cinque miti del rock come non li avevate mai visti (Tunué editore, Latina 2012). Si tratta di un libro che unisce parole ed immagini per raccontare i retroscena della vita di cinque rockstar: Ozzy Osbourne, Motley Crue, John Lennon, Bob Dylan, Paul McCartney. Gli autori del libro: Gianluca Morozzi e Michele Petrucci (scrittori), Sergio Algozzino, Giulia Sagramola, Jacopo Vecchio, Bianca Bagnarelli (disegnatori).

Per chi ama i libri sulla musica e sui musicisti, dal sapore più letterario, c'è anche la vasta bibliografia realizzata da Massimo Cotto, giornalista e musicologo italiano.

Infine, dal web stanno emergendo anche talenti musicali, soprattutto attraverso YouTube. Tra i più recenti, il cantante Gotye.

Chiunque abbia viaggiato in Italia, avrà anche notato la varietà delle tradizioni culinarie sul territorio nazionale, con un elevato livello medio delle produzioni gastronomiche (soltanto per citare due casi: la cucina piemontese e quella siciliana).

Ed è interessante anche il tema del talento gastronomico, di cui si parlerà, ad esempio, sabato 5 maggio 2012 a Milano, Acquario Civico, via Gladio, 2, ore 17.30 nell'evento Siamo quello mangiamo? Talenti incrociati nei luoghi del cibo. L'ideazione e l'organizzazione dell'incontro nascono da The Renaissance Link, associazione nata nel 2009 ed attiva nella scoperta e valorizzazione di persone ed aziende virtuose sul territorio italiano. Tra le attività dell'associazione, c'è anche l'apertura di un dialogo fra le città di Milano e Napoli, per valorizzare le energie positive di entrambi i luoghi, e durante l'evento sarà proposto un parallelo tra la cucina napoletana e quella milanese, con presentazione delle principali tendenze nel settore alimentare. Interverranno esperti che lavorano, a vario titolo, nel mondo della gastronomia, e sono previsti anche gli interventi di Giovanni Lanzone (co-fondatore e presidente The Renaissance Link), Francesco Morace (co-fondatore e segretario The Renaissance Link), Stefano Boeri (Assessore alla Cultura del Comune di Milano).

Scarica Programma Evento 'Siamo quello che mangiamo? Talenti incrociati nei luoghi del cibo', a cura di The Renaissance Link, Milano, 5 maggio 2012

Come sappiamo, tra Milano e Napoli, c'è Roma.

Ed è recentemente uscito un libro che tratta della gastronomia a Roma, con annotazioni sul rapporto che i romani hanno sviluppato, nel corso della Storia, con il cibo. Il libro è intitolato Al Dente. Madness, Beauty and the Food of Rome ed è stato scritto, per il mercato editoriale inglese, dallo scrittore britannico David Winner, residente a Roma (Simon&Schuster, 2012). Si tratta di un viaggio nelle passioni culinarie dei romani, a partire dall'acqua come elemento vitale della civiltà romana per poi arrivare alle storiche delizie della cucina romana.

Dopo aver scritto di cibo e musica come fattori culturali, non si può chiudere questo post senza accennare, almeno sinteticamente, all'idea di cultura che si sta sviluppando in questi anni. Tramontata l'epoca in cui la produzione culturale e il consumo culturale erano due attività nettamente separate, viviamo oggi il tempo delle culture ibride, in cui il produttore e il consumatore di cultura si sono avvicinati, e in alcuni casi sovrapposti. In Italia, è ormai urgente passare da una concezione statica di cultura ad un'idea dinamica di cultura, in cui la conservazione del patrimonio culturale non sia il fine ultimo bensì il primo passo di un processo che favorisca la crescita culturale del Paese. E per avviare questo processo, è necessario progettare politiche culturali che colgano lo spirito del tempo presente e sappiano impostare saggiamente il futuro, andando oltre la precarietà che circonda il mondo delle professioni culturali.

Si parlerà anche di questi temi nel convegno internazionale Culture a sistema, da giovedì 3 a sabato 5 maggio 2012 a Roma, Centro Culturale La Pelanda, piazza Orazio Giustiniani, 4, ingresso gratuito. L'iniziativa è organizzata dalla rete aperta Coordinamento Cultura Bene Comune e durante i tre giorni sarà analizzata la situazione nell'area metropolitana romana, con contributi provenienti anche da altre realtà italiane ed internazionali. Tra i temi trattati: performance, spazi urbani e luoghi non convenzionali; il ruolo dell'operatore culturale: competenze, forme e riconoscimento della professione; il contemporaneo: ricerca, territori, pensieri, esperienze in transito; mappe del possibile; territori e azioni culturali; cultura: asse strategico per le istituzioni. Iscrizioni: qui. Per informazioni: convegno@culturabenecomune.net.