I mondi dei videogames

VideoGames

"Guardiamo le diverse "generazioni" di videogames, analizziamo lo sviluppo del dispositivo. E' stato uno sviluppo rapidissimo ed estremamente significativo: in questo sviluppo è possibile trovare, storicamente espresso, l'inizio di un nuovo ciclo dell'industria culturale, caratterizzato dall'integrazione forte, esplicita e programmata, tra spettacolo, informazione, gioco e conflitto. La caduta storica, anche, di ogni distinzione tra apprendimento e intrattenimento". Così scrive, già nel 2003, Alberto Abruzzese nel Lessico della Comunicazione (Meltemi editore) con riferimento all'evoluzione storica dei videogames.

E senza dubbio i videogames rappresentano un interessante punto d'incrocio tra immaginario, creatività e tecnologia. Nell'arco di circa 40 anni, l'interazione videoludica con le macchine elettroniche che nel corso del tempo hanno costituito l'interfaccia concreta dei videogames è diventata sempre più articolata, coinvolgendo sempre più corpo, mente e tecnologia.

Nei videogames convergono, infatti, cultura pop, forme di creatività, sviluppi dell'industria della tecnologia. Al giorno d'oggi, il gaming e l'interazione videoludica hanno assunto diverse forme, con videogiochi che ormai trovano applicazioni anche in settori diversi dall'intrattenimento digitale.

La creazione e l'esplorazione di mondi dell'immaginario rimangono ancora presenti nei videogames attuali. The Strange, per fare un esempio. Si tratta di un videogame, finanziato su Kickstarter.com, in cui si possono incrociare diversi mondi, e i personaggi cambiano in ogni mondo nel quale si viaggia.

Avendo una "natura" molto flessibile, i videogiochi possono essere usati per varie finalità.

Ad esempio, Anti-Aging Games propone videogames online per stimolare il cervello. Si tratta di un progetto abbastanza particolare, che coinvolge un team di scienziati e neurologi statunitensi, con la "partecipazione straordinaria" di Nolan Bushnell (uno dei "padri" storici dei videogames). I giochi sono progettati per persone mentalmente in salute (ovvero senza disturbi o malattie cerebrali) che desiderano mantenere in allenamento il cervello con il passare degli anni. Memoria, concentrazione e relax sono le aree stimolate da questi videogames. Ci sarebbe da discutere sul fatto che questi games siano rivolti a persone di età superiore ai 35 anni, ma ognuno di noi ha un rapporto soggettivo con il tempo…

Di sicuro, i videogames rimangono una delle bussole utili per capire l'evoluzione del mondo dell'intrattenimento digitale.