Sfidare la sfiducia: The Renaissance Link

Uscire migliorati dalla crisi: si può, anche se sembra strano dirlo ora, in un momento di grande difficoltà a livello globale. E l'Italia può cogliere le opportunità che si possono aprire in una fase storica come questa. A patto che lo voglia.

Un segnale significativo è arrivato ieri, in occasione della presentazione a Milano dell'Associazione The Renaissance Link. Ero presente alla conferenza stampa, in cui è stata evidenziata la volontà di creare un laboratorio che, attraverso discipline diverse, sperimenti nuovi modelli di business e soprattutto nuova qualità di vita per le persone.

Francesco Morace, animatore dell'iniziativa e segretario generale dell'Associazione, ha spiegato:"Questa Associazione è nata per contagio di affinità e competenze, non per cooptazione. E' stato un processo spontaneo, c'è stata anche una apertura tra generazioni, come dimostra la presenza di alcuni giovani nell'Associazione. In realtà, questa crisi è un ciclone e le persone non torneranno a consumare nello stesso modo di prima. In questo passaggio, l'Italia deve saper coniugare tradizione ed innovazione per affrontare la crisi ed uscirne con un nuovo slancio".

Giovanni Lanzone, presidente dell'Associazione, ha proseguito:"Le idee presenti nel Manifesto dell'Associazione derivano dalla frequentazione con le aziende italiane. Va ricordato come tra il 1947 e il 1972 le aziende italiane abbiano fatto il Made in Italy, attraverso prodotti straordinari ed innovativi. Dagli anni Ottanta, l'innovazione design-driven si è poi estesa in altre parti del Paese, in particolare nel Nord-Est. Fra i nostri propositi come Associazione, c'è quello di andare sul territorio, affinando e verificando le nostre ipotesi di lavoro".

Federico Marchetti ha portato la testimonianza di Yoox Group, azienda di cui è fondatore e amministratore delegato:"L'incontro con Francesco Morace è stato determinato dal fatto che abbiamo provato a contattare un sociologo, invece di un direttore marketing. Dopo 9 anni, con Yoox siamo riusciti a colmare il gap che il Made in Italy della moda aveva nel portare online i brand: stiamo creando una aggregazione dei marchi del Made in Italy. Siamo la bottega artigiana del terzo millennio e cerchiamo di divertirci quando lavoriamo. La possibile quotazione in Borsa sarebbe anche una way-out per i fondi di venture capital che, 9 anni fa, hanno finanziato Yoox. Per quanto riguarda la crisi: c'è bisogno di non piangersi addosso e le aziende devono partire dalle persone".