Fiction: italiana, internazionale, sperimentale

Anche il mondo della fiction sta vivendo cambiamenti in questi anni.

Anno dopo anno, le strutture narrative risentono dei mutamenti sociali ed economici, e nel caso della fiction televisiva è interessante notare la differenza tra quella italiana (che solitamente parte da schemi produttivi e narrativi tradizionali) e quella internazionale (più disponibile a sceneggiature “innovative”).

Si pensi, ad esempio, al successo di una narrazione come Orange is the New Black, ambientata in un carcere femminile negli Stati Uniti, che descrive la vita quotidiana delle detenute, mostrandone il lato umano. Oppure a Shameless, altra serie tv statunitense, ambientata a Chicago, che narra le vicende di una famiglia disastrata, dove c’è un padre irresponsabile, una madre assente, e sei figli che devono crescere tra problemi di ogni tipo.

Per chi volesse avere una panoramica sulla fiction italiana e internazionale, da oggi e fino a domenica 15 novembre 2015 a Roma, si svolge la nona edizione di RomaFictionFest, al cinema Adriano, piazza Cavour, 22, modalità di ingresso per il pubblico: qui. Programma generale: qui. Coordinamento artistico: Piera Detassis. Enti promotori: Regione Lazio, Camera di Commercio di Roma. Organizzazione: Apt-Associazione Produttori Televisivi, Fondazione Cinema per Roma.

All’interno del programma di eventi, si segnala la sezione Young Adult Special, nella quale vengono proposti audiovisivi “nati” dal web, dai libri, dagli anime, con la “chicca” del documentario Animeland – Racconti tra Manga, Anime e Cosplay, nel quale persone tra le più disparate raccontano la propria relazione con i fumetti e con l’animazione (soltanto per citarne alcuni: Paola Cortellesi, Valerio Mastandrea, Michel Gondry, Fausto Brizzi, Luca Raffaelli).

Il settore degli audiovisivi è tra i più affascinanti e complessi: soltanto per fare un esempio, sarà interessante vedere gli sviluppi del recente ingresso di Netflix tra i produttori di contenuti audiovisivi.