Tra i numerosi cambiamenti che stanno avvenendo in questi anni nel mondo del lavoro, c’è anche la questione dei luoghi di lavoro, che al giorno d’oggi possono essere utilizzati anche soltanto temporaneamente.
I liberi professionisti hanno sempre più spesso l’esigenza di avere un luogo di lavoro dove poter incontrare i clienti, dove poter fare riunioni, o un ufficio temporaneo da utilizzare in caso di trasferte.
UfficioTemporaneo.it, fondato da Gianluca Mastroianni e Stefano Garuti, ha l’obiettivo di facilitare la vita lavorativa dei liberi professionisti che vivono o vengono a lavorare in Italia: propone una piattaforma per la condivisione di uffici, postazioni di lavoro e stanze, che consente di affittare spazi di lavoro inutilizzati o liberi.
Grazie a questa piattaforma, ad esempio, un libero professionista che ha una stanza vuota all’interno del proprio ufficio può ottimizzare al meglio gli spazi disponibili, facendo in modo che rappresentino anche una rendita economica costante.
«Siamo partiti da una esigenza concreta, abbiamo voluto realizzare un’iniziativa di sharing economy per rispondere alla domanda di chi cerca spazi di lavoro condivisi e di chi li offre – spiega Gianluca Mastroianni, co-fondatore di Ufficiotemporaneo.it – Rispetto al co-working, noi rappresentiamo una sorta di AirBnB degli uffici privati. L’imprenditore, il libero professionista o il proprietario dello spazio sfitto, deve semplicemente registrarsi alla piattaforma e inserire il proprio annuncio, in modo che altri professionisti abbiano la possibilità di visionarlo. Questo meccanismo ha, alla base, esigenze sia professionali che economiche, e può riguardare piccoli studi, business centers, singole stanze, scrivanie, sale riunioni».
«Durante questi anni – prosegue Mastroianni – ci siamo resi conto che molti professionisti e piccoli proprietari immobiliari hanno a disposizione degli spazi o delle stanze inutilizzate e faticano a trovare delle opportunità per non lasciare uffici e scrivanie vuote. Il desiderio, quindi, è quello di trovare dei modi che permettano di ottimizzare le risorse che si hanno a disposizione. Questo può accadere sia per motivi economici che per esigenze professionali: pensiamo, ad esempio, a uno studio legale che possiede un ufficio libero al suo interno e, per offrire un servizio aggiuntivo ai suoi clienti, decide di coinvolgere un consulente del lavoro, lavorando fianco a fianco e unendo le competenze. Si creano, quindi, dei vantaggi non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello professionale».