Inclusione sociale, attraverso l’innovazione sociale

Se i sistemi sociali vogliono continuare ad esistere, sarà sempre più necessario elaborare strategie di inclusione sociale che permettano al maggior numero di persone di poter vivere dignitosamente.

In tal senso, le azioni di innovazione sociale sono tra le leve più importanti.

In questi anni, sta emergendo un variegato panorama relativo ai temi dell’innovazione sociale, con un insieme di progetti e di idee che mirano a migliorare/innovare la qualità di vita della collettività.

L’innovazione sociale è stata, sin dalla strategia Europa 2020, una delle politiche prioritarie della Commissione Europea. Il Rapporto di ricerca Visions and Trends of Social Innovation for Europe – commissionato dalla Commissione Europea, Direzione Generale Ricerca e Innovazione – individua soluzioni concrete e fornisce suggerimenti ai leaders europei.

In Italia, questo Rapporto sarà presentato a Roma, giovedì 14 dicembre 2017, ore 14.30, alla Camera dei Deputati, Palazzo Montecitorio, in Sala Stampa. Interverranno: Antonio Palmieri, coordinatore Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà e deputato Forza Italia; Filippo Addarii e Fiorenza Lipparini, fondatori di PlusValue (sede a Londra) e autori del Rapporto di ricerca Visions and Trends of Social Innovation for Europe; Andrea Ruckstuhl, Amministratore Delegato LendLease Italia; Riccarda Zezza, CEO Life Based Value – Maternity as a Master. Per gli uomini, c’è l’obbligo di indossare una giacca. Per registrarsi, gratuitamente, qui.

«Il nostro manifesto per una New European Social Innovation non è soltanto teoria. La tecnologia sta plasmando quotidianamente le nostre vite in modi che vanno ben oltre la nostra piena comprensione – spiega Filippo Addarii, Ceo di PlusValue. Le città sono l’epicentro di tale trasformazione storica, ci sono già alcuni progetti in corso di sviluppo: In Canada, Google sta lavorando a Toronto ad un progetto pilota per poter“costruire la città a partire da internet. In Cina, Alibaba sta costruendo ad Hangzhou una comunità basata su un sistema di controllo reciproco e di indici sociali. Il nostro manifesto presenta un’altra opzione che abbiamo avuto l’opportunità di testare in Italia, a Treviso, e che stiamo per implementare in grande scala nel progetto di rigenerazione urbana di Arexpo a Milano. Tutto ciò ci conduce verso un futuro differente, nel quale le città si sviluppano intorno ai bisogni e alle aspirazioni delle comunità che vi abitano e di quelle che vi transitano».

La discussione su come le tecnologie possano migliorare la vita delle persone sarà il tema del convegno che si svolgerà venerdì 15 dicembre 2017 a Roma, ancora alla Camera dei Deputati, nella sala Aldo Moro di Palazzo Montecitorio, alle ore 10,30. Tecnologia solidale 2017 – La tecnologia che migliora la vita delle persone è il titolo dell’incontro. Introducono: Simone Baldelli, vice presidente Camera dei Deputati, Forza Italia; Antonio Palmieri, deputato Forza Italia e membro Intergruppo Parlamentare sull’Innovazione Tecnologica. Coordinano: Giovanni Iozzia, direttore Economyup.it; Stefano Epifani fondatore di Tech Economy e docente di Tecnologie applicate alla comunicazione, Università La Sapienza di Roma. Partecipano: Franco Bernardi (ASPHI); Bruno Calchera (CSR Oggi); Enrico Capiozzo (VEASYT); Lorenzo Di Ciaccio (Pedius); Francesca Fedeli (Fight the stroke); Mary Franzese (Neuron Guard); Alberto Giannini (Portale della Salute); Marco Iannacone (TABLET); Diego Ierna e Luca di Francesco (Job4Good); Francesco Menegoni (GLIfe Company); Gianluca Ricci (Cuore Digitale); Luca Spaziani (DigitAbili); Mario Vigentini (Mario’s Way).

Registrazione, gratuita, qui.

Fra le forme di inclusione sociale, quelle relative all’inserimento lavorativo di persone con disabilità o disturbi psichici sono tra le più urgenti.

In tal senso, si è recentemente concluso il percorso di formazione in everis Italia di quattordici giovani con sindrome di Asperger, realizzato grazie alla collaborazione con Specialisterne, l’iniziativa di innovazione sociale nata nel 2004 in Danimarca che offre formazione e sbocchi professionali ad adulti con autismo ad alto funzionamento e sindrome di Asperger.

Questa prima collaborazione fra everis Italia e Specialisterne si è tradotta nell’assunzione a tempo indeterminato di dieci persone con sindrome di Asperger e autismo, in ruoli come programmatori, addetti al Service Desk e al Software Testing. Secondo i più recenti studi ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori) emerge che soltanto una persona autistica su dieci ha attualmente un impiego, ma si sta registrando un crescente interesse per la neuro-diversità da parte di aziende come Microsoft e SAP, che stanno scoprendo gli importanti valori aggiunti portati dagli autistici, come la particolare attenzione ai dettagli, una predisposizione a svolgere lavori che vanno ripetuti nel tempo e una grande capacità nell’analisi di azioni ripetitive. L’apertura del mondo del lavoro alla neuro-diversità deve molto a Thorkil Sonne, informatico danese che, quando seppe che il figlio di tre anni era affetto da autismo, decise di impegnarsi per garantirgli un futuro e iniziò a studiare come poter impiegare le abilità delle persone con autismo nel mondo della tecnologia. Nel 2004, Sonne ha fondato in Danimarca la società Specialisterne con l’obiettivo di assumere persone con autismo. Ma Sonne si era posto anche un obiettivo molto più ambizioso: fare assumere un milione di persone con autismo. Così, ha iniziato a coinvolgere aziende di livello globale. Oggi, Specialisterne, grazie al progetto sviluppato con everis, ha aperto una sede anche in Italia e cerca nuove aziende con cui collaborare per far vivere ad altri giovani con sindrome di Asperger un’esperienza come quella di Dario Fici, ragazzo di 26 anni, di Verbania, tra i dieci entrati in everis. Pur essendo alla sua prima esperienza lavorativa, Dario Fici sta già lavorando per un cliente aziendale, per il quale supporta le attività di Software Testing nell’ambito dell’implementazione di flussi e attività gestionali.

Sul rapporto fra tecnologia e innovazione sociale, si segnala anche il contest #NatiPer, finanziato dal Gruppo Axa Italia (azienda internazionale del settore assicurativo con sede principale in Francia) con l’obiettivo di premiare progetti italiani di protezione e innovazione sociale. Nei giorni scorsi (27 novembre 2017 a Milano) si è svolto l’evento conclusivo della quarta edizione di #NatiPer: il progetto premiato, con 50 mila euro, è stato quello di ABZERO-X, un drone per la vita. Si tratta di un caso di “ingegneria di frontiera” che ha l’obiettivo, attraverso la biomedica e la robotica, di influire positivamente sulla vita delle persone. Il concept del drone prevede il trasporto di sangue, emoderivati e farmaci tra strutture sanitarie, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, entro i 40 chilometri di distanza, in totale sicurezza. Il team che ha ideato ABZERO-X (Andrea Cannas, architetto esperto in sistemi di progettazione di controllo; Giuseppe Tortora, ingegnere biomedico-robotico; con la collaborazione di Marcello Chiurazzi) utilizzerà il premio per realizzare il primo prototipo completo del drone e per implementare il software della capsula contenitrice: una cabina di regia in costante comunicazione con la sala di controllo. Il piano operativo prevede la finalizzazione per il mercato italiano entro giugno 2018, con l’ambizione di raggiungere nel medio termine anche l’estero.

Anche in ambito culturale, c’è qualche progetto teso a migliorare la fruizione dei prodotti culturali da parte di persone con disabilità.

Ad esempio, nel corso della primavera 2017, a Roma si sono svolti progetti di accessibilità nei Musei Civici. In particolare, Art For the Blind è un progetto sperimentale ideato da e per i non vedenti, per permettere ai ciechi di visitare il Museo romano dell’Ara Pacis. Il progetto, inaugurato il 14 marzo 2017, è promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con la collaborazione di Antenna – Connecting the world to culture, il supporto tecnologico di Tooteko – Talking tactile e SIFI. Si tratta di un mix di tecnologie : un anello sensoriale, in grado di riconoscere gli speciali sensori applicati accanto alle opere e far partire le informazioni audio descrittive; un sistema di speciali sensori incapsulati su codifica braille, posti sulle basi delle opere o delle riproduzioni delle stesse; un tablet, con note audio che raccontano aneddoti e storie legate ai segmenti di opera attivati; un thermoform, ovvero una mappa tattile, con informazioni utili alla sicurezza (come ad esempio ostacoli fisici) e guida alla dislocazione delle opere audio-tattili, per una maggiore autonomia all’interno dello spazio museale. Il thermoform è stato realizzato con la collaborazione dell’Istituto dei Ciechi di Milano.

Tra i diritti delle persone con disabilità, c’è ovviamente anche quello di poter viaggiare. In tal senso, nelle stazioni ferroviarie italiane, la Sala Blu è il luogo di riferimento per le persone con disabilità e a ridotta mobilità che viaggiano in treno. A Roma, la maggiore stazione ferroviaria è quella di Roma Termini, dove il 16 marzo 2017 è stata inaugurata la nuova Sala Blu, lungo il binario 1, ristrutturata dalle Ferrovie dello Stato per poter accogliere meglio i disabili che viaggiano in treno.

A proposito di date, il 3 dicembre è la Giornata Internazionale dedicata alle persone con disabilità.

In Italia, la FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap lavora da molti anni per portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni politiche le richieste provenienti dal mondo dei disabili.

Tra le risorse online per informarsi sulle tematiche collegate al mondo delle persone diversamente abili, ci sono anche i portali SuperAbile.it, Superando.it, InguaribileVogliaDiVivere.it.

Tra le persone con disabilità, Lorella Ronconi sa esprimere una varietà di talenti: è poetessa, consulente nel campo dei social media, blogger, membro e referente per la Consulta Comunale sulle Barriere Architettoniche del Comune di Grosseto; co-fondatrice e membro del CdA della Fondazione Il Sole – Onlus. Dal 2006, è anche Cavaliere della Repubblica Italiana, per il suo impegno nel campo del sociale.

Per chi volesse partecipare ad una iniziativa benefica dedicata al finanziamento della ricerca sul tumore al seno, c’è la Race for the Cure: una corsa non agonistica di cinque chilometri (o una passeggiata di due chilometri per chi lo desidera) aperta a tutti. Oltre all’evento sportivo, la Race for the Cure (che è una iniziativa dell’associazione Susan G. Komen Italia, affiliata alla Associazione statunitense Susan G. Komen) è anche una manifestazione di tre giorni con iniziative dedicate a salute, sport, benessere e solidarietà. Nel corso del 2017, la Race for the Cure si è svolta in Italia nelle città di Roma, Bari, Bologna, Brescia.

A maggio 2017 a Milano, è nata WondySonoIo: associazione per la diffusione della cultura della resilienza nata a quattro mesi dalla prematura scomparsa di Francesca “Wondy” Del Rosso, giornalista e scrittrice che per sei anni ha affrontato e raccontato con ironia il tumore che l’aveva colpita. Fondata dal marito di Francesca Del Rosso, il giornalista di Radio 24 Alessandro Milan, insieme a Francesca Ravelli e alla collega Alessandra Tedesco, l’Associazione Wondy Sono Io ha iniziato le proprie attività con una serie di incontri per costruire la cultura della resilienza, sia essa legata alla malattia e al dolore, ma anche alle mafie, alle guerre e alle calamità naturali che possono sconvolgere la quotidianità delle persone.

Inclusione sociale, innovazione sociale, solidarietà: aree importanti.