Un tocco di glamour con una sfilata di moda, e un tocco di pop con i Mondiali di calcio di Russia 2018

Nell’immagine: un momento della sfilata della Maison Balestra, Roma, Studios di Cinecittà, 28 giugno 2018.

In questi giorni che chiudono il mese di giugno e guardano a luglio, qualche riflessione su moda e sport.

Avendo ricevuto l’invito per partecipare alla serata di apertura di AltaRoma AltaModa (evento di riferimento per il mondo romano del fashion), ieri sera mi sono materializzato negli Studios di Cinecittà, sede dell’evento.

Ad aprire l’evento, la sfilata-tributo a Renato Balestra, stilista italiano (classe 1924) tra i più noti nel panorama della moda.

Da molti anni, Balestra si dedica ad una costante ricerca tesa all’innovazione, nel rispetto della tradizione sartoriale italiana. Dal punto di vista manageriale, Balestra continua ad occuparsi della maison, che nel corso degli anni si è dotata di un assetto manageriale, guardando al futuro.

Anche nella sfilata di ieri sera, le proposte della Maison Balestra hanno rispecchiato il mix di tradizione sartoriale e innovazione stilistica.

La sfilata si svolgeva all’aperto e – per smentire il luogo comune secondo il quale a Roma non piove mai – durante l’evento ha iniziato a sfilare anche la pioggia, che ha costretto a terminare in anticipo la sfilata.

Nel frattempo, ai Mondiali di calcio in corso di svolgimento in Russia, il Belgio ha battuto 1 – 0 l’Inghilterra e ha chiuso al primo posto il proprio girone, vincendo tutte e tre le partite del proprio girone (le uniche altre Nazionali ad aver vinto tutte le partite del proprio girone sono state Uruguay e Croazia).

Che questo sarebbe stato un Mondiale atipico, si era già capito: due nobili del calcio europeo come Italia e Olanda non si sono qualificate per la fase finale; per vari motivi (scelte tecniche e personali) non c’è la presenza di alcuni calciatori di grande livello come l’argentino Icardi, il belga Nainggolan, lo svedese Ibrahimovic.

Nelle prime due settimane del torneo, non sono mancate altre sorprese: la Germania, campione in carica, non ha superato il girone, chiudendo addirittura all’ultimo posto. Il Brasile non è stato brillante, l’Argentina ha faticato molto per accedere agli ottavi, la Spagna non sembra più la Nazionale invincibile di qualche anno fa, la Francia ha grandi individualità ma va messa alla prova con avversari più temibili. Il Portogallo vive sull’estro di Cristiano Ronaldo. Il Belgio e l’Uruguay sembrano in buona forma, ma dagli ottavi iniziano le partite ad eliminazione diretta e conterà molto l’esperienza nel gestire una partita secca.

Nella storia del calcio internazionale, ci fu, peraltro, una partita molto particolare: nel novembre del 1973, a Barcellona, fu giocata una partita fra una selezione di calciatori europei e una selezione di calciatori dell’America Latina. I migliori giocatori dell’epoca diedero vita ad una partita memorabile, che terminò con la vittoria dell’America Latina per 7 – 6.

Dal punto di vista creativo, attualmente c’è un progetto interessante per illustratori e designers: The Football Crest Index è una iniziativa nata in Inghilterra, con l’obiettivo di preservare e diffondere la storia degli stemmi dei club calcistici. Si tratta di un progetto indipendente, finanziato tramite crowdfunding, che fino ad oggi ha consentito la creazione di pubblicazioni cartacee, posters, magliette. Oltre ai club del campionato inglese, c’è l’intenzione di replicare questo progetto anche per i club dei campionati di Scozia, Germania, Spagna, Francia, Italia.