Qual è lo stato dell’arte dell’innovazione in Italia? Se ne è discusso ieri a Roma, in occasione della prima Giornata Nazionale sull’Innovazione.
Durante l’incontro, è stato presentato il Rapporto annuale sull’Innovazione 2008, curato dalla Fondazione per l’Innovazione Tecnologica COTEC. Il rapporto delinea un’Italia con realtà molto diverse: nelle regioni del Nord e nel Lazio, il grado di innovazione si attesta su livelli competitivi, mentre il Sud rimane ancora indietro.
All’interno del dibattito – al quale hanno partecipato, tra gli altri, Luigi Nicolais, presidente della Fondazione Cotec; Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione; Ronald Spogli, Ambasciatore degli Stati Uniti d’America in Italia – sono emersi alcuni aspetti strategici su cui lavorare: la formazione di capitale umano in primis; maggior sostegno all’innovazione da parte del sistema bancario; capacità di saper trasformare i risultati delle ricerca in opportunità imprenditoriali; necessità di ristrutturare la pubblica amministrazione: un centro che ha un impatto su tutti gli altri.
L’Ambasciatore Spogli ha illustrato i quattro cardini del programma Partnership for Growth, avviato dall’Ambasciata Americana nell’aprile 2006: 1) commercializzazione della ricerca; 2) maggior presenza di capitale di rischio rispetto ai livelli attuali; 3) apprezzamento e protezione della proprietà intellettuale; 4) stimolo e sostegno verso l’imprenditorialità dei giovani.
Le conclusioni di Luca De Biase hanno posto l’accento sulla dinamica dell’innovazione, che è importante ma sui media appare poco interessante. E’ necessario raccontare cosa si sta facendo di buono in Italia.