Piaccia o non piaccia, al giorno d’oggi c’è un terzo elemento tra gli atleti e lo sport: il business.
La recente scomparsa di Johan Cruijff (1947 – 2016, deceduto il 24 marzo 2016 a causa di un tumore ai polmoni) è anche una occasione per riflettere su quanto sia cambiato lo sport negli ultimi decenni.
Nella storia del football, l’olandese Cruijff è stato colui che ha iniziato a portare il calcio nell’era moderna, nel periodo storico successivo a Pelé e prima di Maradona, in quegli anni Settanta nei quali lui e la “sua” Olanda portarono in campo una rivoluzione tattica.
Altri tempi, un altro mondo.
Oggi, il calcio vive una crisi morale e culturale, soprattutto in Italia. Ci sono eccezioni positive, come il Barcellona di questi anni, che è frutto di un mix di sviluppo del vivaio e investimenti a lungo termine nell’area commerciale. Per il resto, a livello internazionale, si assiste principalmente ad un calcio molto muscolare, con la presenza di alcuni giocatori sopra la media che fanno la differenza in alcune squadre molto dotate dal punto di vista finanziario.
Durante l’estate di quest’anno, sono in programma almeno tre eventi sportivi internazionali: l’Europeo di calcio (10 giugno – 10 luglio 2016 in Francia), la Coppa America di calcio (3 – 26 giugno 2016 negli Stati Uniti), le Olimpiadi di Rio de Janeiro (5 – 21 agosto 2016 in Brasile).
E non mancano notizie e iniziative che ruotano attorno al mondo dello sport.
Nei giorni scorsi, Assosport ha lanciato la prima edizione del premio nazionale Sport Marketing Award, dedicato ai migliori progetti di marketing e comunicazione realizzati da aziende che producono articoli sportivi. Per informazioni: assosport@assosport.it.
E una delle principali aziende italiane nel settore delle attrezzature per il fitness e il wellness – Technogym – è in procinto di sbarcare alla Borsa Italiana. Inoltre, Technogym sostiene anche un acceleratore di startups – chiamato Technogym Wellness Accelerator – finalizzato a far crescere startups del fitness, del benessere e della salute.
Dichiara Nerio Alessandri, fondatore e presidente Technogym: “Da sempre, l’innovazione rappresenta il motore della crescita del nostro gruppo. Il wellness si sta delineando, a livello globale, come uno dei maggiori trends del futuro e siamo orgogliosi di contribuire all’implementazione di idee innovative realizzate da giovani talentuosi nei settori del wellness“.
A livello internazionale, c’è poi la recente nomina del manager sportivo italiano Gian Paolo Montali a direttore generale dell’edizione 2022 della Ryder Cup: uno dei più prestigiosi tornei di golf del mondo, che ogni due anni mette a confronto la squadra dell’Europa e quella degli Stati Uniti. Nel 2022, la Ryder Cup si svolgerà per la prima volta in Italia, al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio, nei pressi di Roma. Si tratta di un evento “storico”, perché di solito l’edizione europea della Ryder Cup viene ospitata nel Regno Unito o in Irlanda, ma anche in questo campo si assiste ad una progressiva apertura: quella del 2022 sarà infatti la terza edizione europea ospitata in un paese non anglosassone, dopo quelle in Spagna nel 1997 e in Francia nel 2018.
Lo sport è diventato senza dubbio un fenomeno molto mediatico e mediatizzato.
Ed è in partenza Squadre da Incubo, docu-reality su alcune squadre di calcio dilettantistiche, con la partecipazione degli ex calciatori Gianluca Vialli e Lorenzo Amoruso, in onda in tv su TV8 (la ex MTV).
Sul web, quest’anno è partito il rilancio di Unscriptd.com: portale nato nel 2013 su iniziativa di alcuni ex dirigenti di Nike (Brent Schrimshaw e Ben Crowe) e di un ricercatore nel settore dello sport (Todd Deacon), con l’obiettivo di aggregare video sportivi circolanti in Rete. A partire dal 2016, anche i celebri ex tennisti Andre Agassi e Steffi Graf (che sono anche marito e moglie) hanno investito in questo sito, che ora ha l’obiettivo di mostrare i “lati nascosti” degli atleti più famosi del mondo.
Anche le multinazionali dell’abbigliamento sportivo, d’altra parte, stanno attraversando una fase di cambiamento, soprattutto per quanto riguarda l’innovazione dei prodotti e gli investimenti nel settore digitale.
A livello globale, ad esempio, Nike ha nominato per la prima volta (febbraio 2016) uno Chief Digital Officer – Adam Sussman – che ha il compito di portare l’azienda a crescere ancora di più nelle vendite online e nel digitale.
Nell’area dell’abbigliamento e degli accessori per l’attività fisica, ci sono diversi players, tra cui: un re che vuole continuare ad essere re (l’americana Nike), un aspirante re (la tedesca Adidas, con la guida del nuovo Ceo, il danese Kasper Rorsted, che entrerà in carica a ottobre 2016), un principe (l’americana Under Armour, molto attenta a tecnologie e processi produttivi), aspiranti prìncipi (le americane Lululemon Athletica, Foot Locker, Fitbit). La leadership di mercato di Nike, per il momento, non sembra essere troppo in discussione, ma i concorrenti stanno diventando sempre più agguerriti.
E se nel futuro ognuno potesse creare il design delle proprie sneakers? La startup Shiftwear ci sta lavorando, anche attraverso una campagna di crowdfunding. Qui di seguito, un video esplicativo.
Lo sport e il mondo che ruota attorno ad esso, ormai, sono fatti di tanti elementi.