Nell’immagine: un momento dell’anteprima del Marino Short Film Festival. Marino (Roma), 20 ottobre 2019.
Questo mese di ottobre è certamente denso di eventi a tema audiovisivo: dal Festival Eurovisioni, svolto a Roma dal 10 al 12 ottobre (all’Ambasciata di Francia, e a Villa Medici, sede dell’Accademia di Francia) al MIA-Mercato Internazionale dell’Audiovisivo, svolto a Roma dal 16 al 20 ottobre con un buon riscontro di pubblico e di operatori del settore (oltre 2.500 partecipanti), dalla Festa del Cinema in corso a Roma all’Auditorium Parco della Musica (17 – 27 ottobre) fino alle tappe dell’Ocean Film Festival nei cinema di varie città italiane (14 – 29 ottobre, prossime date: 23 ottobre a Bologna, 23 ottobre a Trieste, 24 ottobre a Genova, 29 ottobre a Brescia).
E c’è anche un festival cinematografico appena nato: il Marino Short Film Festival, presentato domenica 20 ottobre 2019 a Marino (Roma).
Marino si trova nella zona dei Castelli Romani: l’area di campagna a sud di Roma. Si tratta di una cittadina di circa 44 mila abitanti, con una economia locale imperniata sulle produzioni agricole, vitivinicole, enogastronomiche, artigianali.
Ora, c’è anche questo festival di cortometraggi e documentari realizzati da giovani sceneggiatori, registi, attori.
L’iniziativa è partita da una idea della Onlus Senza Frontiere e del Circolo Mark Film, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Onlus Gnosis. Hanno dato il patrocinio al festival: ANCI Lazio, Comune di Marino, AgiScuola, Roma Lazio Film Commission, Regione Lazio, Consorzio Sistema Bibliotecario Castelli Romani, Università di Roma Tor Vergata, Ministero per i Beni Culturali e il Turismo – Direzione Generale Cinema. Hanno contribuito la Federazione Italiana dei Circoli del Cinema e la Banca di Credito Cooperativo Colli Albani.
Nella giornata di domenica 20 ottobre, di fronte ad una sala gremita di pubblico, sono state proiettate due opere fuori concorso: il documentario Denyse (di Gianfranco Gallo, 6’, 2019) e il cortometraggio Deformazione professionale (di Daniele Morelli, 16’, 2019, di genere drammatico/science fiction).
Durante il mese di novembre 2019, si svolgeranno le proiezioni delle altre opere, nella sezione Ragazzi, nella sezione Sociale, nella sezione Fuori Concorso. Per il calendario delle proiezioni: qui.
Il festival si svolgerà fino a sabato 7 dicembre 2019: data dell’evento di premiazione, in programma nell’aula magna del Liceo Artistico Amari-Mercuri a Marino, Corso Vittorio Colonna 53, ore 17,30, ingresso libero. Verranno assegnati premi alla migliore opera, al migliore attore o alla migliore attrice che ha recitato in una delle opere in concorso, alla migliore sceneggiatura fra le opere in concorso. Verranno assegnati anche dei premi dati dalla Giuria dei ragazzi e dalla Giuria Tecnica per il sociale.
I nove membri della Giuria Tecnica lavorano nel mondo del cinema, della televisione, della narrativa, con lo sceneggiatore Fabrizio Natalini a presiedere la Giuria Tecnica.
Luciano Saltarelli, presidente della Onlus Senza Frontiere e direttore artistico del Marino Short Film Festival, ha affermato: «Marino Short Film Festival nasce per gradi: a seguito di una prima esperienza di collaborazione per un festival di cortometraggi, ho maturato l’idea di un evento che si caratterizzasse per affrontare tematiche sociali e rivolto ad un pubblico di giovani. Con i soci di Senza Frontiere, dal 2012 ci occupiamo di cultura cinematografica e nel 2016 abbiamo dato inizio all’area Cinema Mark Film aderendo alla Federazione Italiana dei Circoli del Cinema. In questi ultimi anni, abbiamo stretto collaborazioni con realtà sociali, culturali, scolastiche del territorio, e da queste esperienze è maturata l’idea di realizzare concretamente questo nuovo progetto culturale e sociale. Ci sono l’energia e la creatività di ragazzi provenienti dalle scuole e da differenti realtà sociali: l’obiettivo di questo festival è quello di mettere in relazione giovani autori di cinema e appassionati della settima arte, rendendo questo evento un momento di crescita sociale e personale per le giovani generazioni».