Nell’immagine: da sinistra, Fabrizio Fasani (managing director We The Italians), Umberto Mucci (presidente We The Italians), Robert Allegrini (presidente NIAF – National Italian American Foundation).
Ieri sera a Roma, al Circolo del Ministero degli Affari Esteri, si è svolto l’evento di gala annuale organizzato dalla società We The Italians (sede a Roma) e dalla NIAF – National Italian American Foundation (sede a Washington).
Giunto alla seconda edizione, il Gala Dinner ha visto la partecipazione di circa 300 persone (me compreso), provenienti da diversi settori.
Presenti, tra gli altri, anche Francesca La Marca (senatrice PD, eletta nella ripartizione elettorale del Centro e Nord America), Christian Diego Di Sanzo (deputato PD, eletto nella ripartizione elettorale del Centro e Nord America), Fucsia Nissoli Fitzgerald (già deputata Forza Italia, coordinatrice di Forza Italia per gli italiani in Nord America); Simone Crolla (direttore della American Chamber of Commerce in Italy), Stefano Rossi (avvocato e rappresentante nel Lazio della Italy – America Chamber of Commerce, area Southeast), Antonio Giordano (medico operativo a Philadelphia e a Siena, presidente e fondatore Sbarro Health Research Organization), l’ambasciatore Giampiero Massolo, Giusy De Sio (vice direttrice Centro Studi Americani), Alessandro Pinto (presidente Italian American Sport Foundation), Laura Caparrotti (autrice teatrale e direttrice artistica di In Scena! Italian Theater Festival a New York) Stefano Epifani (presidente Fondazione per la Sostenibilità Digitale).
La NIAF è vicina alle vicende e alle istituzioni italiane fin dalla sua fondazione nel 1975: recentemente ha dato il benvenuto alla nuova Console Generale d’Italia a Los Angeles, Raffaella Valentini, e sostiene una raccolta di fondi per aiutare la popolazione colpita dall’alluvione in Emilia-Romagna.
We The Italians e la NIAF lavorano per rafforzare i legami tra l’Italia e gli Stati Uniti coinvolgendo partners di varia natura, come ad esempio la media company italiana Zwan, guidata da Davide Ippolito, che in collaborazione con Reputation Research ha creato l’osservatorio IARL – Italian American Reputation Lab dedicato all’analisi della reputazione degli italoamericani negli Stati Uniti.
E nelle scorse settimane a Roma, al Centro Studi Americani, si è svolta la presentazione del primo report annuale dello IARL – Italian American Reputation Lab.
«Fin dalle prime migrazioni alla fine dell’Ottocento, gli italiani diretti negli Stati Uniti per inseguire l’American Dream sono stati per molto tempo penalizzati da stereotipi e pregiudizi di cui è ancora possibile intravedere qualche retaggio culturale tra la popolazione statunitense. Al giorno d’oggi, il rapporto dello IARL ha evidenziato che la reputazione degli italoamericani è decisamente migliorata e la curva tende ad un miglioramento costante, come hanno confermato anche Allegra Baistrocchi, Console Generale d’Italia a Detroit, e Robert Allegrini, presidente della National Italian American Foundation, i quali hanno sottolineato l’importanza di questo monitoraggio mirato alla costruzione consapevole di una reputazione sempre più positiva della comunità italoamericana negli Stati Uniti», ha spiegato Umberto Mucci.