Nell’immagine: un momento della presentazione dell’edizione 2024 del programma Coding Girls. Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia. Roma, 21 febbraio 2024. © Fondazione Mondo Digitale.
Questa mattina, all’Ambasciata degli Stati Uniti a Roma, è stata presentata l’edizione 2024 del programma di formazione Coding Girls, dedicato ad incoraggiare le adolescenti italiane ad intraprendere studi e professioni lavorative nei settori della scienza e della tecnologia.
Si tratta dell’iniziativa ideata nel 2014 dalla Fondazione Mondo Digitale, con sede a Roma, e supportata fin dalla prima edizione dall’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia e da Microsoft. Nel corso del tempo, si sono aggiunti altri partners come Fondazione Compagnia di San Paolo, ING Italia, e più recentemente Fondazione Vodafone e Roboteco Italargon.
Negli anni scorsi, ne avevo scritto qui.
Coding Girls coinvolge scuole, famiglie, università, aziende e organizzazioni pubbliche e private in tutta Italia, con la partecipazione di circa 15.000 studentesse in più di 30 città italiane e oltre 33 atenei.
Durante la mattinata, Jack Markell, Ambasciatore degli Stati Uniti d’America presso la Repubblica Italiana e la Repubblica di San Marino, ha risposto alle domande delle studentesse presenti in sala e ha dichiarato: «Gli Stati Uniti sono partners di Coding Girls fin dalla prima edizione e siamo orgogliosi di poter partecipare anche quest’anno. Continuiamo a lavorare insieme per la valorizzazione del ruolo della donna nelle materie STEM. Iniziative come questa contribuiscono alla riduzione del gender gap, offrendo opportunità per lo sviluppo tecnologico e la crescita economica».
Mirta Michilli, Direttrice Generale della Fondazione Mondo Digitale, ha spiegato: «Da dieci anni sosteniamo la crescita del Paese valorizzando future manager, ricercatrici, insegnanti, tecnologhe, tutte le bambine, le ragazze e le giovani donne di oggi, perché facciano scelte in libertà. In questa nuova edizione trovano più spazio approfondimenti su intelligenza artificiale generativa, cybersecurity, educazione finanziaria, data science, robotica, e momenti dedicati allo sviluppo personale con lo strumento del Personal Ecosystem Canvas. Sono strumenti indispensabili per progettare con consapevolezza il proprio futuro».
Francesca Bitondo, Direttrice Relazioni Istituzionali in Microsoft Italia, ha spiegato: «Anche l’avvento dell’Intelligenza Artificiale porterà alla creazione di nuove professionalità e competenze. Si apriranno nuove opportunità per i nostri giovani per costruire un futuro che faccia leva sull’IA e sulle nuove tecnologie in Italia. E per cogliere queste opportunità serve un impegno continuo per allargare a tutti, ragazze incluse, l’accesso al mondo dell’innovazione e dei progressi scientifici. Siamo felici di sostenere Coding Girls con la Fondazione Mondo Digitale: insieme stiamo sviluppando progetti di formazione sui temi tecnologici, dall’IA alla Cybersicurezza, per aiutare le ragazze a superare gli stereotipi di genere e sostenerle in percorsi di studi e professionali di questo tipo».
Silvia Colombo, Responsabile Comunicazione Esterna & CSR in ING Italia, ha commentato: «Dal 2020 investiamo nello sviluppo delle competenze digitali nel nostro Paese grazie al progetto Job Digital Lab e a Coding Girls. Grazie agli esperti di Fondazione Mondo Digitale e al prezioso contributo dei nostri dipendenti abbiamo raggiunto fino ad oggi oltre 20 mila persone con attività formative ibride su tutto il territorio nazionale. Oggi, di fronte ad una platea di giovani donne, rinnoviamo il nostro impegno nel rafforzamento di competenze a prova di futuro con questo messaggio: osate e non abbiate paura di esplorare strade inconsuete».
Ancha Manhique, tutor del programma Coding Girls in Mozambico, intervenendo in video collegamento, ha sottolineato: «Grazie a questo progetto abbiamo già le prime studentesse che desiderano iscriversi al corso di Ingegneria Informatica e questo è un davvero un risultato incoraggiante! È grande l’opportunità che l’alleanza di Coding Girls sta dando in Mozambico: stiamo realizzando il sogno di molte famiglie, stiamo formando ragazze che per la maggior parte non sono in grado di frequentare corsi sin dai primi anni della formazione ma grazie a questo progetto ora possono farlo».
Letizia Nassuato, Regional Corporate Communication Senior Specialist in Vodafone, ha spiegato: «Avvicinare le giovani ragazze in percorsi di formazione digitale è un obiettivo che come Fondazione Vodafone stiamo perseguendo da tre anni in Italia e la app LV8 nasce proprio con questo intento. Si tratta di una app che abbiamo sviluppato con la collaborazione di tanti giovani, perché possano acquisire competenze digitali certificate attraverso il gaming e offrire loro anche opportunità di lavoro. Sono oltre 55 mila i ragazzi registrati e oltre 19 mila le certificazioni digitali rilasciate. Con LV8 abbiamo voluto creare un ecosistema coinvolgendo associazioni e aziende per fare più impatto tutti assieme».
Anna Salvetti, Chief Operating Officer in Roboteco Italargon, ha dichiarato: «È il momento di aprire gli occhi sul futuro e ispirare le future generazioni di innovatori e leaders. Questa collaborazione offre alle ragazze l’opportunità di esplorare un campo stimolante e in rapida crescita, alimentando la loro passione per la tecnologia e ispirando le generazioni future a guidare l’innovazione nel mondo della robotica. In un mondo sempre più guidato dalla tecnologia, la nostra azienda si impegna a promuovere l’opportunità per le giovani donne di eccellere nel campo della robotica. Attraverso questa iniziativa, vogliamo ispirare e supportare le future leader nel plasmare il futuro della tecnologia e dell’automazione».
Matteo Bagnasco, Responsabile Obiettivo Cultura della Compagnia di San Paolo, ha commentato: «Sostenendo il progetto Coding Girls la Compagnia di San Paolo intende sottolineare quanto la promozione della cultura scientifica concorra alla costruzione di una nuova cittadinanza attiva e come la mescolanza di genere sia un valore per tutta la società. L’avvicinamento delle giovani generazioni femminili a professioni scientifiche e tecnologiche non può che stimolare la crescita dell’intero sistema economico».