Riutilizzo di mascherine, benessere acustico, vernici ecosostenibili: tre idee di economia circolare dagli adolescenti italiani

Nell’immagine: un momento dell’evento di premiazione dell’edizione 2023/2024 di B Corp School. Milano, 30 maggio 2024, sede di Le Village. © photo: Francesco De Sole.

Si è conclusa la settima edizione di B Corp School, il percorso di imprenditorialità rigenerativa organizzato dalla società Benefit italiana InVento Innovation Lab, in partnership con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e con la rete delle B Corp italiane.

Negli anni scorsi, ne avevo scritto qui.

In questa edizione, il progetto ha coinvolto 90 classi di 52 scuole, con la partecipazione di oltre 1800 studenti e studentesse, 100 docenti e 60 mentor di tutta Italia e oltre 42 aziende benefit e B Corp, con l’obiettivo di stimolare i giovani alla creazione di attività attente alla dimensione ambientale e all’economia circolare.

L’iniziativa è stata organizzata con il patrocinio di Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile e Comune di Milano, con il contributo di Fondazione Cariplo, in partnership con CUEIM e con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in collaborazione con Chiesi Farmaceutici, Sammontana Italia, Assimoco, Open Building, Garc, Nativa Citybility, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariverona, Fondazione Caritro, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Mirandola Comunicazione.

La settima edizione di Changemaker Competition è parte integrante del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2024.

Negli spazi di Le Village, struttura gestita da Crédit Agricole, si è svolta la giornata conclusiva.

A condurre l’evento: Sara Zambotti, autrice e speaker di RAI Radio 2, e il giornalista Antonio Piemontese.

I team delle B Startup hanno presentato i propri progetti a una giuria di CEO, responsabili d’impatto e professionisti nel campo della sostenibilità e del business rigenerativo.

A vincere la settima edizione della Changemaker Competition di B Corp School è stata la classe 3^A dell’Istituto Tecnico Statale Francesco Viganò di Merate (LC), con la B Startup SECOND CHANCE, che vuole dare una seconda vita alle mascherine inutilizzate e scadute che il Ministero dell’Istruzione aveva inviato a tutte le scuole durante il periodo della pandemia Covid-19. Il progetto SECOND CHANCE ha dimostrato come si possa ricavare dalle mascherine inutilizzate un tessuto termico e idrorepellente attraverso un processo di sfibramento e sfilacciatura che, unito ad una fibra ottenuta dal riciclo delle bottiglie di plastica, diventa imbottitura per le giacche invernali. La classe ha vinto l’accesso diretto al colloquio finale di selezione per i programmi di accelerazione e pre-accelerazione di Bocconi for innovation-B4i. “Il progetto – si legge nella motivazione redatta dai giudici – è sicuramente innovativo e si propone di risolvere un problema nato negli anni scorsi ma che ancora oggi ha lasciato un’impronta. Il modello di business è interessante e ben approfondito”.

Secondo posto per le classi 3^A e 3^B del Liceo Verdi di Milano con la B startup Silent Wave che si propone di preservare il benessere acustico di persone, animali e piante, in base al contesto in cui vengono inseriti i suoi pannelli. Riducendo la dispersione del suono, si riduce la necessità di tenere volumi significativamente alti, evitando così problemi come gli acufeni. “ll tema dell’inquinamento acustico – spiega la motivazione dei giudici – è sottostimato, ma fondamentale per il nostro benessere psicofisico e anche per gli altri esseri viventi sul pianeta”.

Terzo posto alla classe 4^B CCH dell’Istituto Superiore Enrico Fermi di Mantova con la B startup Airivive che, con il supporto di Garc, produce una vernice ecosostenibile che aiuta anche nella purificazione dell’aria satura di anidride carbonica, sfruttando la liberazione di ossigeno. “Una startup – si legge nella motivazione espressa dai giudici – che si è distinta per la chiarezza espositiva e le competenze tecniche emerse. La loro consapevolezza rappresenta una solida base per un progetto sostenibile e durevole nel tempo”.

«Il senso di questo progetto – afferma la fondatrice e CEO di InVento Innovation Lab, Giulia Detomati –  è diffondere modelli di business rigenerativi, permettendo a ragazze e ragazzi di tutta Italia di conoscere nuove logiche economiche e aiutarli a diventare changemakers. Vogliamo far capire loro che un’idea, se portata avanti, insieme a tanti altri attori come istituzioni, B Corp, aziende del territorio, altri compagni di classe, può diventare reale. Il messaggio che vogliamo lanciare alle istituzioni e alle B Corp è di salire a bordo di B Corp School. Si può aderire creando una nuova sfida, aiutando i territori ad affrontare problemi ambientali e sociali, mettendo in atto soluzioni concrete, coinvolgendo i propri collaboratori in progetti di attivismo sul territorio. Ad oggi hanno aderito diverse istituzioni a livello nazionale e regionale, come molte altre B Corp. Siamo anche promotori della Impact Education Coalition, un’organizzazione che può creare quella massa critica per fare la differenza».

«La finale della Changemaker Competition è stata un’occasione per condividere esperienze, ascoltare speaker molto qualificati, assistere a performances teatrali e musicali. È stato un arricchimento sia per i giudici che hanno partecipato sia per le ragazze e i ragazzi. A prescindere da chi ha vinto, tantissime startup hanno realizzato veri e propri prodotti e servizi, tecnologici e al tempo stesso concreti. Possiamo dire che  proprio la concretezza sia stata la parola all’ordine del giorno», sottolinea Detomati.