Turismo e strutture ricettive in Italia: in vigore l’obbligo di Codice Identificativo Nazionale per gli immobili destinati a locazioni brevi

Nel mondo degli affitti brevi, B&B, affittacamere, case vacanza e strutture ricettive in Italia, è stato introdotto il CIN – Codice Identificativo Nazionale.

Con la conversione in legge del D.L. 145/2023 è stata introdotta una norma relativa al Codice Identificativo Nazionale (CIN): un codice con il quale tutte le strutture ricettive turistiche e gli immobili destinati a locazioni brevi per finalità turistiche devono essere identificati per la promozione e la pubblicità dell’offerta di ospitalità. Tutte le strutture ricettive e le attività di locazione breve e turistica in Italia devono dunque richiedere il CIN per continuare a operare sul mercato.

Il CIN deve essere esposto chiaramente all’esterno degli immobili e sulle piattaforme OTA, entro il sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione, avvenuta il 3 settembre 2024 sulla Gazzetta Ufficiale, dell’Avviso attestante l’entrata in funzione della Banca Dati Strutture Ricettive (BDSR) su scala nazionale.

In caso contrario, le sanzioni per le strutture possono variare da 800 a 8.000 euro, mentre le piattaforme rischiano multe da 500 a 5.000 euro per ogni struttura non conforme.

Da quando è stata aperta, in fase sperimentale a giugno 2024, la piattaforma nazionale istituita dal Ministero del Turismo, il tasso di adesione è stato molto basso: attualmente soltanto il 13,73% delle strutture ha completato la richiesta del CIN, nonostante l’obbligo imminente e le sanzioni previste. Nel corso degli ultimi mesi la piattaforma ministeriale per il rilascio del CIN è stata progressivamente aperta a tutte le regioni italiane.

Giambattista Scivoletto, fondatore di Bed-and-Breakfast.it, portale specializzato nel settore delle piattaforme di viaggio, rivolge un appello ai gestori di questo tipo di immobili: «È fondamentale che tutte le strutture ricettive siano informate dell’obbligo di richiedere il CIN e lo facciano quanto prima. I rischi di non conformità sono altissimi, e la mancanza del codice potrebbe comportare gravi perdite economiche e la sospensione dalle piattaforme di prenotazione online. Invitiamo tutti a non aspettare l’ultimo momento per adeguarsi a questa normativa fondamentale».

Per informazioni sull’ottenimento del CIN, sulla ricerca del CIN, e per l’area Regioni/Province Autonome/Comuni: qui sul sito del Ministero del Turismo.

Per informazioni sulla Banca Dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche: qui sul sito del Ministero del Turismo.

Le FAQ – Frequently Asked Questions relative alla Disciplina delle locazioni per finalità turistiche, delle locazioni brevi, delle attività turistico-ricettive e del Codice Identificativo Nazionale, aggiornate al 20 giugno 2024, sono qui sul sito del Ministero del Turismo.