Nell’immagine che vedete qui sopra, la persona che tiene in mano la pergamena è Chiara Buratti, moglie di Massimo Cotto.
Ad agosto, avevo scritto qui sull’amicizia ventennale tra me e Massimo Cotto, prematuramente scomparso il 2 agosto 2024 all’età di 62 anni.
Forse non tutti sanno che Massimo Cotto aveva frequentato l’Università di Torino nei primi anni Ottanta e gli mancavano soltanto due esami e la tesi per conseguire la laurea in Lingue e Letterature Straniere. Ma nel 1984 venne scelto dalla Rai per condurre Stereonotte a Roma, e non ebbe più tempo per completare gli studi universitari.
Era felice per i successi che aveva ottenuto nel mondo del lavoro, come autore, scrittore, presentatore, giornalista, narratore, attore, e narrattore come amava definirsi.
Ma aveva il “cruccio” di non essersi laureato, quando mancava poco al traguardo.
Ebbene, il 21 ottobre 2024 l’Università di Torino gli ha conferito la laurea in Lingue e Letterature Straniere alla memoria.
Massimo Cotto era anche un ottimo insegnante, e negli ultimi tempi stava guidando alcuni studenti del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università di Torino a realizzare il progetto di podcast Le vie della musica. Nei giorni scorsi, la referente scientifica del progetto, Elena Madrussan, e gli studenti di Massimo Cotto hanno presentato questa iniziativa che parla di musica, di vita e del modo in cui la vita e la musica si intrecciano.