Cast del film Immaturi, regia di Paolo Genovese, Italia, 2011.
Da alcuni anni, il cinema italiano propone sempre più spesso commedie sentimentali corali, in cui un gruppo di giovani (o presunti tali) si trova di fronte ai problemi della vita e per risolverli deve sforzarsi di crescere, con tutto ciò che questo comporta. Il filone ha preso vigore con Notte prima degli esami (2006, regia di Fausto Brizzi) e l'ultimo caso è rappresentato da Immaturi, firmato da Paolo Genovese.
Lo spunto iniziale è un ricordo classico per molti: l'esame di maturità. A causa di una irregolarità amministrativa, un gruppo di ex compagni di scuola, all'epoca amici, si trova a dovere rifare l'esame di maturità vent'anni dopo. L'occasione sarebbe proficua per mettere in scena numerosi temi: la scuola di ieri e quella di oggi, il confronto tra (quasi) quarantenni ed altre generazioni, il rapporto tra passato e presente, il tempo che passa e i primi bilanci della propria vita, ad esempio.
Il film, tuttavia, è percorso da una vena nostalgica che attraversa i protagonisti, sospesi tra i ricordi del passato e la crisi, più o meno evidente, delle loro vite attuali. Lavorare più a fondo sui personaggi avrebbe portato alla creazione di figure più nette, invece dei tipi umani tratteggiati nella storia. Sebbene alcune intuizioni siano ben riuscite: su tutte, Ricky Memphis, valido interprete di Lorenzo, quarantenne che vive ancora con i genitori per paura di "uscire di casa". Il cast presenta altri nomi noti del panorama cinetelevisivo italiano (Raoul Bova, Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Barbara Bobulova) ma è l'interazione complessiva fra i personaggi a rimanere contenuta in stereotipi, senza osare un po' di più.
Risate allegre e sorrisi amarognoli si alternano sullo schermo, in un film che sembra avviato ad un buon risultato al box office: il pubblico si riconoscerà facilmente in alcuni dei tipi umani rappresentati: il "bamboccione", la madre single che deve crescere una figlia, la single sesso-dipendente, il professionista che va in crisi alla notizia che diventerà padre, il "farfallone" che cerca soltanto avventure perché ha timore dei legami forti. E così, il film scivola verso un finale consolatorio, in cui vengono rivelate alcune questioni rimaste in sospeso dai tempi della scuola.
E ironia della sorte, o no, nel film tutti i personaggi superano l'esame di maturità con 60: ai tempi del loro primo e "vero" esame, era la votazione massima. Ma, al giorno d'oggi, 60 è la votazione minima per superare l'esame di maturità, e la contraddizione dei protagonisti che esultano perché pensano di aver raggiunto un traguardo massimo, quando invece hanno preso il mimino indispensabile, racchiude i paradossi di questa pellicola che, pur tra qualche guizzo interessante, rimane alla ricerca della maturità. Un obiettivo e un'aspirazione sempre più complessi da raggiungere oggi.