Marshall McLuhan (1911 – 1980) è stato tra i mediologi più influenti del XX secolo. Di origine canadese, le sue riflessioni sugli effetti dei media sono ancor oggi studiate nelle università di tutto il mondo ed è celebre la sua affermazione: "il medium è il messaggio".
Nella comunità accademica è un autore controverso, per via della dicotomia generata dal suo pensiero: eccezionalmente visionario oppure scientificamente poco credibile.
Complessivamente, propendo per la tesi positiva su di lui (e, qualche tempo fa, ho anche avuto occasione di realizzare un'intervista a Derrick de Kerckhove, lo studioso considerato l'erede "naturale" di McLuhan).
Domani, dalle 14 alle 19 all'Università IULM di Milano, avrà luogo il seminario McLuhan Legacy – L'eredità di McLuhan, in cui si dibatterà del lascito intellettuale dello studioso canadese. L'incontro sarà a cura del prof. Alberto Abruzzese, Pro Rettore all'Innovazione e alle Relazioni Internazionali dell'Università IULM e sociologo della comunicazione. E, in una delle sue rare presenze in Italia, parteciperà anche il prof. Joshua Meyrowitz, docente di comunicazione alla University of New Hampshire (Usa) e autore del libro No Sense of Place (1985, pubblicato in Italia nel 1993 con il titolo Oltre il senso del luogo da Baskerville Editore, Bologna): testo in cui ha tradotto la teoria di McLuhan in un innovativo modello di analisi del mutamento sociale.
Scarica Seminario 'McLuhan's Legacy-L'eredità di McLuhan', Università IULM, Milano, 15 ottobre 2010