In questa epoca caratterizzata anche da un importante avanzamento della tecnologia e della scienza, esiste una assicurazione in grado di coprire dai nuovi rischi originati dal progresso nelle aree della genetica, della biometria e del biohacking?
Sì, e arriva dall’Italia.
Si tratta di Wallife, startup insurtech che ha appena completato un round di investimento da 12 milioni di euro guidato da United Ventures, gestore italiano di Venture Capital specializzato in investimenti in start-up tecnologiche.
L’investimento è stato effettuato da United Ventures tramite il suo fondo early stage UV2 e il fondo parallelo UV2L, co-finanziato dalla Regione Lazio. Al round ha partecipato un gruppo di selezionati investitori e business angels italiani e internazionali, tra cui Aptafin. L’investimento di UV2 in Wallife è stato supportato anche dal Fondo Europeo degli Investimenti tramite InnovFin Equity, con il sostegno finanziario dell’Unione Europea nell’ambito degli strumenti finanziari di Horizon 2020 e dello European Fund for Strategic Investments istituito nell’ambito del piano di investimenti per l’Europa.
Fondata da Fabio Sbianchi e Maria Enrica Angelone nel 2020 a Roma, Wallife è focalizzata sulla protezione degli individui da rischi nuovi e ancora sconosciuti derivanti dall’innovazione tecnologica e dal progresso scientifico. Le aree di interesse includono la manipolazione genetica (ad esempio, la conservazione di materiale biologico e l’identità genetica), il biohacking (l’uso di tecnologie all’interno del corpo umano, come protesi e dispositivi medici impiantabili) e l’uso di dati digitali (come impronte digitali e riconoscimento facciale).
Oltre a indagare su rischi nuovi ed emergenti, Wallife intende sviluppare prodotti assicurativi innovativi per i rischi già esistenti che fino ad oggi non sono stati coperti dalle assicurazioni tradizionali.
La società prevede anche l’ampliamento del proprio team con l’assunzione di diversi profili ad alta specializzazione.
«Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti in questo round di finanziamento e fieri di avere al nostro fianco United Ventures – ha dichiarato Fabio Sbianchi, co-fondatore e presidente di Wallife –. Le nuove risorse ci permettono di proseguire con le attività avviate e di lanciare sul mercato i prodotti assicurativi su cui abbiamo lavorato negli ultimi mesi. I finanziamenti ottenuti saranno fondamentali per proseguire le attività di ricerca della community di innovatori e di risk hunters di Wallife, e per investire nel capitale umano, potenziando il nostro team di professionisti in Italia e all’estero».
Secondo Massimiliano Magrini, Managing Partner di United Ventures: «Il progresso scientifico e tecnologico introduce cambiamenti nelle nostre vite ad un ritmo estremamente veloce. In questo scenario siamo stati colpiti dalla visione pionieristica di Wallife di volere costruire la prima azienda al mondo in grado di fornire risposte sulla sicurezza e protezione da rischi ancora sconosciuti. Questa operazione rappresenta per United Ventures l’ingresso nel settore insurtech, un mercato altamente innovativo e in crescita. Crediamo che Fabio Sbianchi e Maria Enrica Angelone abbiano l’esperienza e l’ambizione per scalare la società a livello internazionale, indagando i nuovi confini dei rischi originati dal progresso scientifico e tecnologico, rischi collegati all’esistenza stessa dell’essere umano, sia a livello biologico che digitale».