"Twenty years from now
you will be more disappointed by the things that you didn’t do than by the ones
you did do. So throw off the bowlines. Sail away from the safe harbor. Catch
the trade winds in your sails. Explore. Dream. Discover". Mark Twain, scrittore americano (1835 – 1910).
Metà luglio 2013. Molti italiani vorrebbero andare in vacanza ma con le difficoltà della vita quotidiana al tempo della crisi, le ferie sono diventate un miraggio (o un progetto di complicata realizzazione).
Ma si può viaggiare sul web, dove regna l'immediatezza. E per rimanere sulle notizie di stretta attualità nel mondo dell'innovazione, la Consob – Commissione Nazionale per le Società e la Borsa ha varato il regolamento definitivo sulla raccolta di capitali di rischio da parte di start-up innovative tramite portali on-line. A questo link sul sito della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana: il documento completo ed ufficiale. Si tratta dell'atteso provvedimento che regolamenta il crowdfunding per le start up innovative in Italia. Indubbiamente, è una notizia positiva per l'ecosistema italiano dell'innovazione.
Ma c'è ancora molto lavoro da fare: nella relazione presentata nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati, l'AGCOM – Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha rilevato la presenza di un digital divide ancora marcato in Italia. Soltanto per citare un dato: un italiano su tre non ha mai avuto accesso alla rete internet.
Il ritardo italiano stride, peraltro, con l'impegno che altri Paesi stanno esercitando per sviluppare l'economia del mondo digitale. Ad esempio, qui si possono leggere le impressioni di una recente visita al Google Campus di Londra, fatta da Marcello Mari, responsabile per il mercato italiano di GlobalWebIndex e residente a Londra.
Se il viaggio nel mondo digitale è ricco sia di opportunità sia di insidie, il tradizionale viaggio fisico conserva fascino anche nell'epoca delle tecnologie. Di solito, quando si decide di partire, si pensa alle persone con le quali si vorrebbe viaggiare, siano esse il partner, gli amici, la famiglia ecc. Raramente si pensa di viaggiare in solitaria. Eppure, questa è una modalità di viaggio in cui si può imparare molto su di sé, sugli altri e sul mondo. Parlando per esperienza personale, durante i miei viaggi in solitaria, ho imparato parecchio (o almeno, credo).
Tralasciando i viaggi di lavoro, quando si parte con qualcuno l'attenzione viene inevitabilmente rivolta alla gestione complessiva del "gruppo" o della coppia, mentre viaggiando in solitaria si può godere di piena libertà. Naturalmente, per fare questo tipo di esperienze è necessario avere alcune caratteristiche specifiche: attitudine personale, forza mentale, buona salute, disponibilità economica, capacità di organizzarsi e cavarsela in autonomia.
Ed oggi, c'è anche un portale per chi ama il viaggio solitario: ViaggiareDaSoli.net, ideato nel 2012 dalla psicologa e viaggiatrice Francesca Di Pietro (classe 1980, specializzata in Psicologia Turistica). Per iniziare ad interessarsi al tema, si possono leggere i 35 motivi per cui vale la pena di viaggiare da soli.