Idee e politiche per la cultura, sul territorio e guardando al mondo

Art
Che cosa può fare la cultura per generare sviluppo sul territorio e per aprire la mente delle persone? Domanda sulla quale ci si deve ormai interrogare con parametri legati alla contemporaneità.

Una occasione per parlarne è stata la conferenza stampa di questa mattina a Roma, al Macro-Museo d'Arte Contemporanea Roma, in cui è stata presentata la mostra dell'artista pakistano Imran Qureshi, vincitore del Premio Deutsche's Bank Artist of the Year 2013, in programma al Macro a Roma, via Nizza, 138, dal 25 settembre al 17 novembre 2013 (info: qui).

Artista 41enne, Qureshi attualmente vive e lavora a Lahore (Pakistan), dove insegna pittura miniaturistica al National College of Art. Ha esposto in numerose città del mondo, tra cui New York, Berlino, Hong Kong. Il Deutsche's Bank Artist of the Year, a partire dal 2010, premia artisti, in tutto il mondo, che si siano distinti per l'innovatività della visione artistica e per l'attenzione ai temi sociali contemporanei.

Friedhelm Hutte, responsabile globale per l'arte in Deutsche Bank e curatore della mostra assieme a Bartolomeo Pietromarchi (Macro), ha spiegato: "Il premio viene assegnato da una giuria internazionale e si configura soprattutto come un programma internazionale nell'ambito dell'arte, con una serie di mostre itineranti. Siamo lieti di fare tappa anche a Roma e abbiamo stretto un accordo di partnership con il Macro".

Parola all'artista Imran Qureshi: "In Pakistan, e non soltanto lì, le violenze e i disordini sono all'ordine del giorno. L'idea di base della mia arte è costituita da un dialogo costante tra me, la mia comunità e il mio immaginario".

Durante la conferenza stampa, è intervenuta anche Flavia Barca, assessore alla Cultura, alla Creatività e alla Promozione Artistica del Comune di Roma, dichiarando: "Avere in mostra a Roma un artista di rilievo mondiale come Qureshi è un indicatore del ruolo di crocevia internazionale della cultura che intendiamo dare a questa città. Roma deve essere in grado di mettere a valore la spinta creativa presente sul territorio. Ci stiamo sforzando di ascoltare tutte le diverse voci e di creare uno spazio di confronto e dialogo. Alcuni luoghi culturali di Roma non hanno ancora una vocazione culturale precisa. Il Macro ha una identità forte che però non è ancora esplosa pienamente, e va ripensato in collegamento con gli altri spazi culturali cittadini e con una visione complessiva dei luoghi culturali della città. Ragionando sul tipo di governance da applicare, bisogna capire quale è l'obiettivo pubblico, mettendo a fuoco ciò che è funzionale alle politiche pubbliche. Il settore pubblico e quello privato possono dialogare in maniera nuova. Lo scambio e la collaborazione sono punti da cui ripartire per quanto riguarda le politiche culturali di Roma. Entro un mese, potrebbero arrivare alcune nuove nomine nelle istituzioni culturali romane. Bisogna ragionare su una visione d'insieme della città, ascoltando il territorio e guardando al mondo".

E sul tema dell'ascolto e della visione, l'assessore Barca e il sindaco di Roma, Ignazio Marino, parteciperanno alla serata in ricordo di Renato Nicolini (1942 – 2012), architetto e assessore alla Cultura a Roma dal 1976 al 1985 e noto come l'ideatore dell'Estate Romana: ossia un insieme di manifestazioni culturali che tra la fine degli anni Settanta e gli Anni Ottanta gettarono luce sulle potenzialità culturali del rapporto tra politica e territorio. La serata è in programma mercoledì 25 settembre 2013 a partire dalle ore 19 al Macro-Museo d'Arte Contemporanea Roma, via Nizza, 138, con ingresso libero, e verranno ascoltate proposte e illustrate strategie per la politica culturale di Roma.