L’educazione finanziaria non è mai troppa

I tuoi risparmi sono come il sapone: più li manipoli, meno ne avrai, dice l’economista Eugene “Gene” Fama Jr., premio Nobel per l’Economia nel 2013.

Si può essere d’accordo: un eccesso di attività di trading non favorisce la crescita degli investimenti personali. E mai come in questa epoca, l’educazione finanziaria è importante per la gestione dei propri risparmi, pochi o tanti che siano.

La situazione economica, a livello macro, è ancora ingarbugliata: le Borse ormai sembrano seguire più gli input delle banche centrali che l’economia reale, il debito pubblico degli stati è ancora molto elevato, la disoccupazione non scende, i tassi di interesse sono molto bassi e con ogni probabilità rimarranno tali per un periodo di tempo abbastanza lungo, in teoria bisogna fare di tutto affinché nessun paese dell’eurozona esca dall’euro. In Italia, poi, c’è la particolare situazione di debito pubblico elevatissimo (e che non accenna a diminuire) e di risparmio privato abbastanza consistente. Con una contrazione dei consumi che indica la perdurante difficoltà dell’economia reale.

All’interno di questo scenario, le iniziative di educazione finanziaria rivolte alla popolazione italiana sono ormai sempre più necessarie, e recentemente è nata la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, per opera dell’ABI-Associazione Bancaria Italiana. Si tratta di una fondazione – presieduta da Andrea Beltratti (presidente Eurizon Capital SGR SPA, società di asset management del Gruppo Intesa Sanpaolo) e con sede a Roma – finalizzata a migliorare il livello delle conoscenze economico-finanziarie degli italiani, a partire dagli studenti delle scuole fino agli adulti e alle imprese, attraverso l’uso di strumenti didattici innovativi e multimediali.

In queste aree sono presenti, d’altra parte, anche altri operatori già attivi da alcuni anni in Italia, come Francesco Carlà con Finanza World, da lui fondata nel 1999, e Marco Liera con YouInvest, da lui creata nel 2011. Sui temi della previdenza ai fini pensionistici, è attiva anche una start up italiana: PensionArea, fondata da Davide Lerda.

Il mondo della finanza e degli investimenti è stato per lungo tempo (nella seconda metà del Novecento) un luogo riservato esclusivamente agli operatori del settore: basti pensare a film come Una poltrona per due (Trading Places) di John Landis, 1983, con Eddie Murphy, Dan Aykroyd, Jamie Lee Curtis, Don Ameche, Ralph Bellamy, o Wall Street (regia di Oliver Stone, 1987) in cui Michael Douglas interpretò il prototipo del finanziere senza scrupoli (Gordon Gekko).

Altri tempi, si dirà. Nel frattempo, è arrivato il web e con esso la possibilità di informarsi in maniera più consapevole rispetto al passato. Perché l’educazione finanziaria non è mai troppa.