Una sfida un po’ spaziale e un po’ terrestre

Tra le competitions internazionali, Space Apps Challenge si rivolge sia alla vita sulla Terra sia a quella nello spazio.

Si tratta di una idea nata all’interno della NASA, e l’obiettivo è produrre soluzioni open source per migliorare la vita sia sulla Terra sia nello spazio. Nel corso degli anni, la sfida ha coinvolto un numero sempre maggiore di città in tutti i continenti e oggi si apre l’edizione 2015, strutturata come di consueto in un hackathon di due giorni nel quale squadre di tecnologi, ingegneri, scienziati, sviluppatori, imprenditori, artisti, designers, educatori, studenti dovranno progettare apps e/o soluzioni innovative per i bisogni della vita umana sulla Terra e nello spazio. I quattro grandi temi di quest’anno sono: lo spazio, la Terra, gli esseri umani, la robotica.

In Italia, la sfida si svolge a Roma, con la collaborazione dell’Ambasciata degli Stati Uniti a Roma, e a Napoli, con il supporto del Consolato Generale degli Stati Uniti a Napoli. La partecipazione è gratuita ed è necessaria una buona conoscenza della lingua inglese. Al termine della due giorni saranno assegnati localmente alcuni premi.

Per Space Apps a Roma: la location è l’Università La Sapienza, via Eudossiana, 18, qui il sito di riferimento. Oggi pomeriggio, inoltre,è in programma la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2015 in Italia, con la partecipazione, tra gli altri, degli astronauti Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti, e dell’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, John R. Phillips.

Per Space Apps a Napoli: la location è l’Università Federico II, via Nuova Agnano, 11, qui il sito di riferimento.