Segnali provenienti dalla street art, in mostra a Roma

Nell’arte contemporanea, la writing art e la street art rappresentano un laboratorio di fermenti e di sperimentazioni sempre più interessanti.

E a Roma è in corso una mostra di livello internazionale dedicata alla street art e alla writing art.

Si tratta di Cross the Streets, aperta dal 7 maggio al 1 ottobre 2017 al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, via Nizza, 138, orari: dal martedì alla domenica ore 10.30 – 19.30 (la biglietteria chiude alle 18,30), chiuso il lunedì. Per informazioni sui costi dei biglietti d’ingresso e sugli aventi diritto a riduzioni: qui.

La mostra cerca di storicizzare e analizzare il fenomeno dell’arte di strada degli ultimi 40 anni. Avanguardia in grado di riunire gioventù, periferie e minoranze della globalizzazione, l’arte urbana (in tutte le sue forme, dal Writing ai Graffiti, dal Muralismo alla Street Art) ha influenzato l’immaginario collettivo: partendo da fenomeno underground di protesta giovanile, questa pratica artistica è arrivata a contaminare la moda, la musica, il cinema, la fotografia, la pubblicità, e, nel corso del tempo, è diventata di dominio pubblico. Lo scopo di Cross the Streets è quello di indagare, a livello globale, la potenza e la fascinazione di questa multimedialità, estrapolandone le linee guida, i pionieri mondiali, i fenomeni di costume da essa generati, e, a livello locale, tracciare la storia del graffitismo romano.

Fra gli artisti in mostra: Mike Giant, Sten e Lex, Will Barras, Cope 2, Doze Green e Roa, Swoon, Fafi, Flying Fortress, Koralie, Nick Walker, Miss Van, Hyuro, Jeremy Fish, Microbo, Bo130, Galo, 2501, Mark Jenkins, Moneyless, Giacomo Spazio, Solomostry, Stella Tasca, Agostino Iacurci, Ozmo, Pisa 73, Luca Mamone, Mosa One. Per la sezione dedicata al pop surrealism: Ray Caesar, Mark Ryden, Marion Peck, Camille Rose Garcia, Kazuki Takamatsu, Yosuke Ueno, fino ad arrivare ai toys di Ron English. Nella sezione fotografica, incentrata sul fenomeno della Street Photography, opere di Estevan Oriol, Ed Templeton e Boogie.

La mostra è a cura di Paulo Lucas Von Vacano (fondatore e presidente DRAGO Media Kompany) e nasce dalla ricerca di Von Vacano sull’evoluzione della controcultura Street.

Spiega Von Vacano: “La strada osserva. La strada governa. Scegliere la creatività a discapito della criminalità è una posizione che incentiva l’arte, la musica e lo sport. La rivoluzione avviene quando la strada entra nel museo e il museo si trasferisce nella strada. Chi sopravvive alla strada, governa il mondo. Il progetto Cross the Streets nasce da una ricerca durata più di un decennio, in cui la Drago si è documentata, ha pubblicato cataloghi, ha sponsorizzato artisti e organizzato mostre nell’ambito dell’arte urbana. Abbiamo sempre avuto come punto fisso il concetto che “la strada” e “le strade” sono una metafora della vita reale, sono il cuore dei movimenti giovanili, dell’innovazione, delle tendenze, delle rivoluzioni. Cross the Streets è una mostra multimediale, un progetto che porta nel Museo una piccola parte di sognatori, di guerrieri e di diversi che hanno scelto di usare le strade come gallerie e i muri come tele. Dando forma e colore ai propri sogni, o ai propri incubi, sotto gli occhi di tutti. La loro arte è lì, non sai bene se sei tu a guardare lei o lei a guardare te, mentre sei seduto alla fermata dell’autobus o percorri la stessa strada tutti i giorni per andare a lavorare. È riconoscibile e familiare ma, allo stesso tempo, straniante e inaspettata. È perfettamente integrata con l’ambiente che la circonda ma, allo stesso tempo, non capisci perché sia lì e se abbia il diritto di esserci o meno. Ciascun intervento rappresenta una storia personale ma, allo stesso tempo, è un viaggio che ci aiuta a capire la nostra storia e la storia di tutti”.