In queste ore, sono in corso i rumors per sapere quali saranno i ministri del governo Renzi che si appresta a nascere.
Vedremo quali saranno i fatti.
Chi ha a cuore le sorti della ricerca, della scuola e dell'università in Italia spera sempre che ad ogni cambio di governo venga scelto un ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Scientifica che sia in grado di gestire con un minimo di lungimiranza il sistema italiano della formazione. Come sappiamo, da molti decenni questa speranza viene disattesa.
Di sicuro, un Paese che non guarda con attenzione al sistema della formazione e della ricerca difficilmente potrà rimanere competitivo nel mondo di oggi e di domani.
Da molti anni, Alberto Abruzzese, professore di Sociologia della Comunicazione all'Università IULM di Milano, nota le storture del rapporto tra università e politica in Italia. Recentemente, Abruzzese ha aperto anche un blog personale, dove scrive di università, politica, società, filosofia e mondo contemporaneo. A mio parere, sono da evidenziare alcuni passaggi di questo suo recente post, intitolato: Renzi Sindaco dell'Università:
Il nodo da sciogliere riguarda una classe dirigente balorda. In piccola parte (ormai limitata e residuale) essa è stanca, esausta e svuotata di coscienza di fronte a un mondo divenuto da almeno quaranta anni incomprensibile per le proprie antiche tradizioni. Ma in massima parte si tratta di ceti dirigenti (il termine élite qui non funziona) privi di qualsiasi tradizione professionale e civica, dunque senza alcuna possibilità di rifondare i propri valori. […] E allora, sarebbe auspicabile che per la prima volta un governo nascesse con la consapevolezza di dovere rifondare la scuola e l'università. Badate bene: rifondare e non riformare. […] Qualcuno che almeno dichiarasse di volersi muovere in tale direzione. […] Una rifondazione comporta la creazione delle condizioni culturali necessarie a creare una nuova classe dirigente. Assai prima di pensare a come trovare investimenti adeguati, il problema da risolvere immediatamente è sapere elaborare pensiero e pratiche di pensiero. Non per fare sopravvivere strutture materiali e immateriali, soprattutto mentali, ormai corrotte e fatiscenti, ma per lasciarle andare in rovina in cambio di qualcosa d'altro. Renzi saprà fare da Sindaco dell'Università?
E questa è una delle molte domande alle quali Renzi e il suo governo dovranno rispondere nei prossimi tempi.