Incontrarsi nel mondo, in the Italian way

E se gli italiani all’estero si mettessero a fare business tra loro con più convinzione?

Questo scenario sta diventando sempre più reale. Gli italo globali sono una comunità eterogenea per età, attività lavorativa, desideri, aspettative, prospettive. Ma il DNA italiano rimane una caratteristica di fondo che permette di approcciare il mondo nel “modo italiano”.

Al di fuori dell’Italia, i business collegati al Made in Italy stanno vivendo una evoluzione importante.

Ad esempio, Eat Drink Love Italian è una serie di eventi concepita dalla società londinese di investimenti The Family Officer Group, guidata da Matteo Cerri. L’obiettivo è migliorare la promozione e la comunicazione del Made in Italy, e martedì 14 luglio 2015 a Milano, Hotel Boscolo, Corso Matteotti, 4 – 6, ore 18 -20, si svolgerà la presentazione dell’evento Milano EXPOsed, che si terrà il 3 e 4 settembre 2015 all’Old Spitalfields Market di Londra. Per partecipare alla presentazione milanese, è necessario prenotarsi a: events@itomg.london. In occasione dell’evento di settembre, aperto al pubblico e con ingresso gratuito, l’Old Spitalfields Market diventerà dunque, per due giorni, una trasposizione della zona dei Navigli di Milano.

Il tema delle business community italiane nel mondo, peraltro, sta diventando sempre più rilevante.

The Italian Community è nata nel 2013 a Londra come business community per gli italiani nel Regno Unito, e attualmente si sta espandendo a Parigi, Berlino e New York. Come spiega Alessia Affinita, fondatrice e direttrice di The Italian Community – The Free Business Directory for Italians abroad: “Nel 2013, sono stati registrati quasi 5 milioni di italiani all’estero. Le community italiane nel mondo sono in rapido e costante aumento, i giovani e le famiglie si spostano sia per la delicata situazione lavorativa in Italia sia per un’evoluzione sociale organica.

Si sono creati due nuovi fattori importanti che potranno contribuire al successo delle attività all’estero e di quelle in Italia: il primo è costituito dal fatto che, oggi, un business italiano può vendere non soltanto a stranieri interessati al Made in Italy ma anche agli stessi italiani. Il fatto di proporre servizi e prodotti a clienti italiani, non è così scontato. Pensiamo ai vantaggi che si vengono a creare in un rapporto cliente/fornitore nel quale c’è la stessa percezione del mercato e la stessa cultura. Il secondo fattore riguarda i prodotti e i servizi creati in Italia: con la crescita delle community italiane all’estero, si aprono importanti possibilità di internazionalizzazione dovute non soltanto alla tecnologia ma anche all’attivazione di partnership strategiche con altre aziende italiane già attive all’estero. Ad esempio, se vuoi vendere biscotti siciliani, puoi pensare di contattare un negozio o ristorante siciliano già affermato nel Regno Unito e unire le forze per fare business insieme“.

Fare business in maniera italo globale: it sounds good.