Le cronache degli ultimi tempi narrano un panorama turbolento sui mercati finanziari, con un trend ribassista che dura da inizio anno.
Nonostante le vendite delle ultime settimane, nel lungo periodo – inteso a livello di decenni – è comunque dimostrato che gli indici di Borsa (soprattutto quelli Usa) abbiano una direzione chiara: a salire.
In generale, ci sono quattro tradizionali classi di investimento: le azioni, le obbligazioni, le valute, le materie prime. Queste quattro asset classes “comunicano” tra loro e interagiscono anche con le variabili economiche e politiche, a volte in maniera tranquilla e altre volte in modo più brusco.
E oltre alle tradizionali opportunità d’investimento, ce ne sono anche altre, meno conosciute ma con potenzialità da scoprire.
Si parlerà di investimenti non convenzionali e di nuove tendenze nel settore finanziario in Italia e nel mondo nell’incontro Unconventional Investments. Opportunità d’investimento che tutti vorrebbero scoprire in programma a Roma, nella sede dell’acceleratore di startups Luiss EnLabs, via Giovanni Giolitti 34 (piano rialzato della stazione Termini), martedì 16 febbraio 2016 alle 17,30. Programma e registrazione (gratuita e obbligatoria): qui.
Durante l’incontro, alcuni esperti di investimenti tracceranno uno scenario sugli strumenti di finanza alternativa, con particolare riferimento a: investimenti diretti e indiretti in startups; opportunità del settore FinTech nell’Unione Europea, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti; il ruolo del Family Office nella selezione di nuove opportunità; assets illiquidi e distressed assets; investimenti in opere d’arte contemporanea.
Il FinTech è un settore con interessanti margini di sviluppo, e a marzo 2016 sarà pubblicato il libro The FinTech Book di Susanne Chishti e Janos Barberis (Wiley publisher). Si tratta del primo libro al mondo sul FinTech realizzato tramite crowdsourcing.
Il panorama degli investimenti è diventato certamente più articolato, e anche gli strumenti finanziari a disposizione sono diventati più complessi: conoscere quelli più utili ed efficaci per le proprie esigenze è importante, sia per i risparmiatori “tradizionali” sia per chi opera, a vario titolo, nel mondo dell’innovazione.