La creatività italo globale di Italianism

Immagine: Evento Italianism. The Crossing Edition, Roma, 14 maggio 2016.

 

Qualche giorno fa, avevo scritto (qui) di Italianism: la conferenza/mostra-mercato sulle produzioni creative di qualità realizzate da giovani creativi italiani, ideata da Renato Fontana (esperto di comunicazione, con trascorsi nell’agenzia di pubblicità TBWA).

Si tratta di un evento nato ad ottobre 2015 a Roma, e dopo il buon riscontro della prima edizione, ieri si è svolta la seconda edizione, ancora alla ex caserma in via Guido Reni 7 a Roma.

Ho visto lavori interessanti e un pubblico molto trasversale. Ovviamente, erano presenti molti creativi under 40 (arrivati sia dall’Italia sia dall’estero), e c’erano anche famiglie con bambini e alcune persone più avanti con l’età.

Il tema di questa edizione è stato il Crossing: ovvero l’incrocio in ogni sua accezione, a partire da linguaggi, tecniche esecutive, provenienze geografiche.

Numerosi i relatori che si sono alternati sul palco, tra cui Adriano Attus, direttore creativo del Sole 24 Ore, il quale ha sottolineato il lavoro che si sta facendo al Sole 24 Ore per arrivare ad un pubblico più ampio, con particolare attenzione allo sviluppo di contenuti fruibili anche dalle famiglie italiane, mantenendo al tempo stesso la tradizionale vicinanza ai professionisti dell’economia e della finanza. Da oggi, peraltro, è online la nuova versione del sito web del Sole 24 Ore.

Anche l’edizione di ieri di Italianism è stata condotta da Renato Fontana, direttore artistico di Italianism.

«La recente dispersione geografica dei talenti creativi italiani – afferma Fontanaha prodotto un fenomeno interessante di contaminazione progettuale e di ibridazione di metodo, per cui riteniamo che sia più corretto parlare di Made by Italians invece che utilizzare la vecchia formula di Made in Italy. Italianism è un progetto che parte dal blog saperevedere.it e trova la sua collocazione all’interno dell’Outdoor Festival: ossia un format basato su cultura e lifestyles giovanili, che vuole favorire la nascita e l’affermazione di un pensiero moderno, europeo e contemporaneo a Roma».

Con riferimento al presente e al futuro di Italianism, Fontana dichiara che «Siamo giunti alla seconda edizione in meno di un anno di lavoro e si tratta di un risultato significativo, tanto più considerando il carattere indipendente di questo progetto. Tutto è partito dalla constatazione di quanto il talento italiano nell’ambito della cultura visiva si stesse disperdendo all’estero e di quanto potesse rimanere ingiustamente sotto traccia. Sento la necessità di attivare un microfono per raccontare storie che meritano di essere raccontate, con modalità diverse rispetto ad altri appuntamenti preesistenti, sia istituzionali che autonomi. Oggi pomeriggio, abbiamo lanciato il format video di Italianism, con un numero pilota di 24 minuti, per mostrare una Italia dove c’è ancora energia creativa. Si tratta di un progetto audiovisivo che speriamo possa trovare ulteriore sviluppo fra televisione e web. Il talento ideativo e la capacità esecutiva degli italiani devono essere recuperati e seriamente rilanciati».