Ascoltando musica, mi metto dunque a scrivere questo post (smile).
Sulla capacità straordinaria della musica di creare immaginario, c’è poco da discutere.
C’è invece molto da dibattere su cosa stia diventando la musica. Anche le epoche musicali hanno il proprio ciclo di vita, e conoscere cosa è successo nel passato è utile per capire il presente e “prevedere” il futuro.
In Italia, ci sono alcune persone che sono vere e proprie enciclopedie viventi sulla musica. Soltanto per citarne alcuni: Carlo Massarini, Massimo Cotto, Dario Salvatori.
Una decina di anni fa, intervistai Massarini a casa sua: Carlo vive, infatti, in una torre con un parco intorno, nella campagna a nord di Roma, e se lui non ti dà la mappa per arrivarci, le possibilità di arrivare a casa sua si riducono all’1 per cento (anche meno). Fortunatamente, mi aveva dato la mappa. E così entrai in questo luogo sospeso nel tempo e nello spazio, abitato da Carlo e da sua moglie, dai loro quattro figli e dai loro tre cani. Fu interessante parlare di musica con lui. Dopo tanti anni, inoltre, ho ancora un ricordo vivissimo delle fauci spalancate di quei tre bellissimi ed enormi cani che abbaiavano e correvano verso di me con intenzioni poco amichevoli. In quel momento, mi trovavo, da solo, nel parco (in un punto distante dall’ingresso della torre). Avevo tre opzioni: correre verso un albero e arrampicarmi su di esso, correre verso la piscina che c’era nel parco e tuffarmi in acqua, rimanere completamente fermo. La terza opzione fu quella giusta: i cani si fermarono a pochi centrimetri da me, e dopo qualche secondo si allontanarono. A volte, nella vita, non fare niente è la soluzione migliore (smile).
Ora che ci siamo fatti una risata (anche se a me il ricordo di quei cani non fa tanto ridere…), passiamo a qualche considerazione sulla musica e sulla creatività.
Sicuramente, quelli della mia generazione (80s e dintorni) hanno vissuto il pop e il pop-rock degli anni Ottanta/Novanta, la dance degli anni Novanta, la digitalizzazione della musica a cavallo tra XX e XXI secolo, il passaggio dalla musica d’autore a quella “di business”. Fino all’ascesa del DJ come celebrity globale, con le affermazioni in questi ultimi anni di DJs come Calvin Harris, Tiësto, David Guetta, Avicii, Armin Van Buuren, Fatboy Slim, Paul Oakenfold.
E Massarini, classe 1952, ha recentemente pubblicato il libro Absolute Beginners. Viaggio alle origini del rock 1936 – 1969, per Hoepli editore, in collaborazione con Virgin Radio (che è la radio dove attualmente Carlo Massarini conduce il programma Absolute Beginners), in cui ripercorre le origini del genere musicale del rock, tra Stati Uniti e Inghilterra.
Per chi ama lo stile musicale del compositore californiano Terry Riley, è stato appena pubblicato il libro In C, opera aperta. Guida al capolavoro di Terry Riley, di Federico Capitoni, Arcana editore 2016. L’autore (classe 1980, critico musicale, giornalista e filosofo) guida i lettori alla scoperta di un universo spirituale, filosofico e musicale composto di brevissimi motivi da ripetere a piacimento, intorno alla nota, e alla relativa scala, del Do.
Oliviero Toscani, come sempre molto diretto nell’affrontare le questioni, scrive di creatività, creativi e mondo contemporaneo nel suo libro più recente, appena pubblicato da Rizzoli editore con il titolo Dire Fare Baciare. La creatività è dall’altra parte del vento.
Chi ama le illustrazioni di qualità, può vedere la selezione di immagini contenuta nell’Annual 2016 Autori di Immagini, pubblicato da Lupetti editore in collaborazione con l’Associazione Autori di Immagini.
Ora, una notizia quasi “miracolosa” nel settore dell’editoria cartacea: riprende le pubblicazioni la rivista cartacea XY. Si tratta di una pubblicazione scientifica, nata nel 1986 in Italia con il nome di XY. Le dimensioni del disegno, che indaga la rappresentazione dell’architettura e l’uso delle immagini nella scienza e nell’arte. La presentazione del primo numero della nuove versione della rivista si svolgerà giovedì 14 luglio 2016 a Roma, nella sede dell’Accademia Nazionale di San Luca, piazza dell’Accademia di San Luca 77, ore 17, con la presenza del direttore della rivista, Roberto De Rubertis, e della redazione. Ingresso libero.
Ancora in tema di riviste di qualità, sono aperte le selezioni per i testi e le immagini che saranno pubblicati nel n. 9 di Les Cahiers Européens de l’Imaginaire. Si tratta di una rivista (fatta a Parigi) ideata da alcuni filosofi e sociologi internazionali, tra cui Alberto Abruzzese, Zygmunt Bauman, Michel Maffesoli, Edgar Morin. I temi affrontati in ogni numero fanno riferimento ad alcune grandi questioni del mondo di oggi; finora, ad esempio, sono stati indagati argomenti come la strada, il falso, il mangiare insieme, l’amore, le tecnomagie, il lusso, la barbarie. Il tema del prossimo numero (n. 9) è: il viaggio. Le proposte vanno inviate entro il 10 settembre 2016: informazioni qui.
E continua anche il viaggio del magazine trimestrale EyesOpen!, fatto a Milano e centrato sulla cultura fotografica e sul fotogiornalismo. Alla guida della rivista: Barbara Silbe e Manuela Cigliutti. Il tema del numero appena uscito (estate 2016) è stato quello del viaggio nei mondi ad Est dell’Europa.
Se siete in cerca di film da vedere, ecco qui dieci consigli dalla BBC per questo mese.
Che altro dire? Qui in Rome Area fa davvero molto caldo, a livello climatico. Ieri sera, il Portogallo ha vinto per la prima volta un Europeo di calcio (battendo in finale, ai tempi supplementari, la Francia, Paese organizzatore di questa edizione), mentre l’Italia è uscita ai quarti di finale, perdendo ai rigori contro la Germania (un risultato dignitoso, considerando la squadra a disposizione).
La musica è uno dei simboli dell’estate. E sulle note di Lenny Kravitz, direi che questo post si possa concludere (smile).