Coding e tecnologia, al femminile

Presentazione della terza edizione del progetto Coding Girls, Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, Roma, 28 settembre 2016.

 

Educare le generazioni più giovani ai linguaggi informatici, con una attenzione specifica alle adolescenti: ecco l’obiettivo del progetto Coding Girls, promosso dalla Fondazione Mondo Digitale (Roma) e dall’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia, in collaborazione con Microsoft.

Le protagoniste di questa edizione – presentata ieri nella sala Young dell’Ambasciata Usa a Roma – sono mille studentesse di scuole di Roma, Napoli e Milano. Nel ruolo di supervisore, la coach statunitense Emily Thomforde, Code Educator and Science Technology Engineering Art and Mathematics Specialist.

Il World Economic Forum redige periodicamente una graduatoria sulla competitività dei Paesi a livello globale, ed è interessante notare come emerga una correlazione tra il gender gap di un Paese e la sua competitività nazionale. Dal momento che le donne rappresentano la metà del talento potenziale di un Paese, la competitività nel lungo periodo dipende significativamente anche dalla maniera in cui ciascun Paese educa le proprie donne. Nella graduatoria diffusa nel 2015, l’Italia si colloca al 41esimo posto su 145 Paesi (nel 2014, era al 69esimo posto). La risalita è determinata dall’aumento del numero di donne in Parlamento (arrivate al 31 per cento nel 2013). In Europa, peraltro, le sviluppatrici donne sono soltanto 9 su 100.

Il Ministro Consigliere per i Public Affairs dell’Ambasciata degli Stati Uniti, Gloria Berbena, ha sottolineato come “l’innovazione sia da sempre il pilastro della crescita economica degli Stati Uniti; sappiamo che le nuove generazioni possono ispirarci con idee innovative e riteniamo non debbano esserci differenze tra uomini e donne.”

Mirta Michilli, co-fondatrice e direttrice generale della Fondazione Mondo Digitale, ha spiegato: “È ormai riconosciuto che le donne abbiano competenze e stili di leadership che rendono le aziende più produttive. Vogliamo aiutare le nuove generazioni di donne ad assumere il ruolo di protagoniste anche per guidare uno sviluppo più equo delle nostre comunità“.

Paola Cavallero, direttore Marketing&Operations Microsoft Italia, ha affermato: “Secondo il Global Gender Gap Report, dei 3.5 miliardi di donne sul nostro pianeta, il 57 per cento lavora fuori casa, ma soltanto il 17 per cento ha una carriera solida nel mondo professionale. Le ricerche attestano inoltre che per ogni nuovo lavoro digitale in cui verrà impiegata una donna, venti lavori tipicamente femminili scompariranno. Ciò significa che la diffusione di competenze digitali va promossa con ancor più forza ed il nostro impegno va proprio in questa direzione, per favorire l’ingresso di più donne nell’economia digitale“.