Presentazione della mostra Anish Kapoor. Da sinistra: Mario Codognato (curatore della mostra Anish Kapoor); l’interprete italiano-inglese per Anish Kapoor; Anish Kapoor (artista); Luca Bergamo (Assessore alla Crescita Culturale del Comune di Roma); Federica Pirani (responsabile della programmazione dell’attività espositiva della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali del Comune di Roma); Jill Morris (Ambasciatore del Regno Unito in Italia). MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, Roma, 16 dicembre 2016.
Anish Kapoor è considerato tra i maggiori artisti contemporanei. Nato in India, a Bombay, nel 1954, attualmente vive e lavora a Londra. Il suo percorso artistico si snoda fra la trasposizione dei grandi temi dell’esistenza e l’impeto a trasformare la materia che ci circonda, attraverso una ricerca che indaga le condizioni della materia, le dinamiche della percezione e il potere della metafora.
Kapoor ha scelto Roma, e in particolare il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, per tornare, dopo oltre un decennio, ad esporre le proprie opere al pubblico italiano. Questa mostra a lui dedicata – caratterizzata da rilievi e dipinti realizzati con strati di silicone rosso e bianco e da sculture monumentali – è aperta al pubblico al MACRO, via Nizza 138, Roma, dal 17 dicembre 2016 al 17 aprile 2017, con orario dal martedì alla domenica 10,30 – 19,30, chiuso il lunedì. Tutte le informazioni pratiche sulla mostra sono qui.
Ieri, si è svolta la presentazione della mostra, nell’Auditorium del MACRO.
Mario Codognato, curatore della mostra, ha spiegato: “Per questa mostra, abbiamo trasformato lo spazio espositivo del MACRO, realizzando un esperimento nell’esperimento. Siamo orgogliosi che Kapoor abbia scelto Roma e il MACRO per esporre questi suoi lavori“.
L’Ambasciata del Regno Unito in Italia ha dato il patrocinio alla mostra, e Jill Morris, Ambasciatore del Regno Unito in Italia, ha dichiarato: “Sono estremamente felice di essere qui e di rappresentare il sostegno del Governo britannico a questa mostra. Anish Kapoor è tra i maggiori artisti al mondo e questa mostra rafforza ulteriormente i legami tra il Regno Unito e l’Italia. Desidero sottolineare, inoltre, che anche dopo la Brexit, il Regno Unito rimane un Paese aperto al mondo“.
Prendendo la parola, Anish Kapoor ha affermato: “Per diventare artista, serve qualcosa in più: si tratta di un processo che si svolge durante la vita dell’artista. A volte, la relazione del mio lavoro con il mio mondo è complicata. Il significato non deve essere il problema dell’artista. Anche il fallimento, fa parte del lavoro dell’artista“.
Luca Bergamo, Assessore alla Crescita Culturale del Comune di Roma, ha sottolineato: “Queste parole di Kapoor sono importanti. Per lungo tempo, le politiche pubbliche sull’arte hanno ragionato sul significato dell’opera d’arte in sé. Credo, invece, che l’epoca attuale richieda all’istituzione culturale di mettere il pubblico dell’arte in condizione di porsi delle domande. Esiste uno spazio che si trova oltre lo spazio che ci viene presentato“.
All’interno della ricerca sull’arte, le opere di Kapoor rappresentano dunque una sintesi dinamica di vita, materia, forma e concetto.