Gigi Proietti è uno dei più noti showmen italiani. Nato a Roma nel 1940, ha mosso i primi passi della carriera artistica a teatro, e nel corso degli anni si è cimentato anche con il cinema, con lo spettacolo dal vivo, con la televisione, con la musica.
Oltre ad essere uno degli ultimi esponenti della grande tradizione popolare romana, Proietti ha interpretato alcuni personaggi entrati nell’immaginario collettivo di almeno due generazioni. Soltanto per fare due nomi: Mandrake e Toto.
In questo periodo, Proietti è tornato a fare televisione, con tre prime serate su Rai 1, a partire da sabato 14 gennaio 2017 per poi proseguire sabato 21 e sabato 28 gennaio 2017, e nel frattempo è stata inserita in palinsesto una quarta ed ultima data dello show: sabato 4 febbraio 2017, ancora in prima serata su Rai 1. Lo show si chiama Cavalli di Battaglia, ed è la trasposizione televisiva dell’omonimo spettacolo teatrale scritto e interpretato da Proietti: vengono messe in scena le interpretazioni migliori di attori, cantanti, comici. Lo stesso Proietti si esibisce con loro e ripropone alcuni suoi personaggi storici.
Oltre ad avere la struttura di un varietà televisivo, Cavalli di Battaglia ha in sé anche delle innovazioni hi-tech. All’interno dello show, sono presenti infatti delle apparecchiature tecnologiche realizzate da OSC Innovation e da AVS Group: una scenografia con 750 mq di ledwall offre un’esperienza immersiva che accompagna lo spettacolo e le performances in una grafica avvolgente, grazie all’impiego di riprese realizzate con un drone e con una steady cam che attraversano il “sipario robotico” e con una carrellata su tutto il palcoscenico danno inizio allo spettacolo. La presenza di due robot è tra le novità che rendono più “tecnologico” il palco del Teatro Verdi di Montecatini Terme (sede dello show). In un susseguirsi di immagini, luci e colori, i bracci meccanici si interfacciano in sincrono con il movimento di due schermi LED e si trasformano in un vero e proprio sipario.
“Il nostro team di ingegneri – afferma Saverio Ceravolo, CEO di OSC Innovation – ha implementato un sistema di gestione dei robot in grado di interfacciare un macchinario industriale complesso, come il manipolatore antropomorfo KUKA, con alcuni avanzati ambienti di sviluppo e applicativi, come Maya, Cinema 4D e Unity 3D. Per questo spettacolo abbiamo fornito, insieme ad AVS Group, un servizio d’avanguardia, attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie impiegate nelle diverse fasi dello show. Ledwall, video, robot, luci, grafica e messa in onda hanno permesso di dare vita ad uno spettacolo emozionante e innovativo”.
Inoltre, come spiega Antonio Depalo, responsabile del Dipartimento di Robotica di OSC Innovation: “A rendere unica l’applicazione delle nostre sperimentazioni è l’esperienza che abbiamo nelle nuove tecnologie. La conoscenza che abbiamo acquisito con i robot, infatti, si sposa con l’attitudine all’integrazione con tecnologie all’avanguardia e con contenuti multimediali innovativi. In questo caso specifico, ad esempio, a pilotare i robot è fisicamente un media server (il Watchout), non PLC o altri strumenti che da decenni vengono usati nel mondo dell’automazione. Ciò che abbiamo fatto è stato tirare fuori dall’industria le macchine per metterle al servizio dello spettacolo, e la finalità del nostro lavoro è una collaborazione sempre più stretta fra le macchine e gli uomini nel campo dell’intrattenimento. I due aspetti fondamentali che saranno sviluppati nei prossimi tempi sono: una collaborazione sempre più stretta con gli esseri umani e l’interattività. Presto vedremo i robot seguire i movimenti di performer tramite il tracking dei movimenti, o l’integrazione con sistemi di realtà aumentata e virtuale al fine di produrre esperienze immersive“.