Al giorno d’oggi, saper estrarre valore dai dati numerici è una necessità per chiunque abbia a che fare con attività di business.
L’intreccio fra matematica, intelligenza artificiale, big data, algoritmi è un nodo complesso, che nei prossimi anni diventerà ancora più strategico per le aziende attente all’innovazione dei prodotti e dei processi aziendali.
Tra i matematici italiani emergenti nel campo della data science, c’è anche Marcello Mastroleo, classe 1982, formatosi tra Italia e Stati Uniti (attualmente, vive in Italia), specializzato in intelligenza artificiale, modelli matematici e dinamica dei sistemi complessi.
In Italia, c’è anche una startup che si occupa di scienza dei dati: è Mathesia, piattaforma di crowdsourcing dedicata alla matematica applicata, che nelle scorse settimane ha annunciato la chiusura di un round di investimento di 700 mila euro da parte di un gruppo di importanti imprenditori e managers italiani.
Nata dalla sinergia tra Moxoff (spin-off del Politecnico di Milano) e Yottacle (startup sviluppata all’interno di PoliHub), Mathesia mette a disposizione delle aziende che vogliono fare innovazione i migliori specialisti della data science, della modellistica matematica, della simulazione, dell’ottimizzazione. La piattaforma permette di semplificare progetti complessi e di migliorare prodotti o di processi aziendali. Grazie ad analisi dei dati, machine learning e algorithm design, le aziende possono trovare su Mathesia una risposta per migliorare la propria performance industriale. Tra i clienti che finora si sono avvalsi delle competenze di Mathesia, anche Siemens e Assicurazioni Generali.
Mathesia utilizzerà i fondi raccolti per ampliare la propria offerta sui mercati internazionali. «Recenti incontri in Silicon Valley e l’interesse riscosso in luoghi come l’Università di Stanford sono un’ottima premessa per lo sbarco negli Stati Uniti», ha dichiarato Luca Prati, CEO di Mathesia, dopo un percorso di accelerazione a San Francisco in collaborazione con Mind the Bridge.
«Quando iniziammo a lavorare su questa idea, qualche anno fa, c’era ancora il mito del matematico appassionato a problemi astratti. Ma oggi è chiaro a tutti l’impatto che i data scientists possono avere nei progetti di qualsiasi azienda, con la loro capacità di analizzare dati ed estrarre valore, fare previsioni, ottimizzare processi o prodotti. Grazie a Mathesia possiamo ridurre la distanza tra industria e accademia, generando valore per entrambi» afferma Ottavio Crivaro, fondatore di Mathesia e da sempre appassionato di matematica e trasferimento tecnologico.