Anche durante il mese di agosto e nei primi giorni di settembre, i contagi da Covid-19 hanno avuto una crescita, e la situazione attuale è segnata dall’incertezza su cosa succederà nelle prossime settimane, quando in Italia milioni di studenti torneranno a scuola e milioni di cittadini si recheranno alle urne per il referendum sull’approvazione o meno della riduzione del numero dei parlamentari.
Durante il lockdown di marzo – maggio 2020, due medici italiani hanno scritto un articolo pubblicato a maggio 2020 sulla rivista scientifica Acta Biomedica, nel quale hanno esposto, in maniera sintetica, alcune osservazioni sulla gestione della pandemia e sulle conseguenze socio-sanitarie e socio-economiche.
Gli autori dell’articolo sono Paolo Diego L’Angiocola (Ospedale San Giovanni di Dio di Gorizia, Dipartimento di Cardiologia) e Manuel Monti (Primario di Medicina a ciclo breve dell’Ospedale di Assisi): i due hanno evidenziato come il virus fosse già in circolo in Italia fin da gennaio 2020, e hanno proposto anche un modello per gestire gli effetti sanitari ed economici del virus: ovvero, permanenza obbligatoria a casa per chi ha più di 70 anni, misure intermedie per la popolazione compresa tra i 45 e i 70 anni d’età (strumenti di protezione individuale, distanziamento fisico, uscite di casa limitate alle necessità essenziali), svolgimento regolare delle attività quotidiane e di lavoro per chi ha meno di 45 anni, al fine di evitare il collasso economico.