Possiamo ancora imparare qualcosa dalle serie televisive del passato?

Nell’immaginario collettivo degli italiani, l’attrice Angela Lansbury è nota soprattutto per essere stata la scrittrice e detective protagonista della serie tv La signora in giallo, andata in onda dal 1984 al 1996.

Nata a Londra nel 1925 e morta pochissimi giorni fa a Los Angeles, Angela Lansbury ha lavorato in numerose produzioni cinematografiche, televisive e teatrali, fin dagli anni Quaranta del Novecento.

Tra le sue interpretazioni, anche un ruolo nel celebre film Pomi d’ottone e manici di scopa (1971).

Ma possiamo ancora imparare qualcosa dalle serie televisive del passato? Abbiamo posto la domanda ad Armando Fumagalli, docente di Storia e Industria del Cinema Internazionale e direttore del Master in International Screenwriting and Production dell’Università Cattolica di Milano, che ha così commentato: «Una parte ampia del pubblico rimane affezionata anche alle serie del passato. Oggi la struttura della serialità è più articolata, con l’intreccio di casi di puntata e di linee cosiddette orizzontali. Ma quando si scrive un bel personaggio, vedi in Italia il caso di Montalbano, la storia funziona sempre, anche se la struttura è apparentemente ripetitiva».