La visita del principe Alberto II di Monaco in Calabria, l’ambiente, la gastronomia e le connessioni tra Italia e Principato di Monaco

Si è appena conclusa la visita del principe Alberto II di Monaco a Reggio Calabria, Gerace, Molochio e Cittanova.

Durante i suoi tre giorni in Italia, lunedì 7 novembre 2022 il Sovrano di Monaco ha ricevuto anche una laurea honoris causa in Scienze Ambientali e Forestali conferita dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Come è noto, il principe è attento alle questioni ambientali e nel 2016 ha creato anche una Fondazione, che porta il suo nome, dedicata allo sviluppo di progetti sull’ambiente e sull’economia circolare.

«Desidero ringraziare per l’onore che mi concedete. Incendi, siccità e l’innalzamento delle temperature sono conseguenze dei cambiamenti climatici sui quali gli scienziati ci mettono in guardia da decenni. Di fronte alla crescente intensità di questi fenomeni è essenziale agire collettivamente e con determinazione, basandosi sulle evidenze fornite dalla comunità scientifica. Formare le nuove generazioni sulle questioni ambientali, sensibilizzarle sui pericoli che minacciano gli equilibri del pianeta e dei modi per affrontarli, sono compiti essenziali per il nostro comune futuro. La Fondazione nel 2023 lancerà l’iniziativa “Re.Generation” che consentirà la creazione di una comunità internazionale di giovani talenti, per offrire loro l’opportunità di confrontarsi, di esprimere le proprie opinioni e seguire corsi di formazione specializzati. Il Principato e la mia Fondazione si sono impegnati, in collaborazione con gli attori locali e le istituzioni scientifiche regionali, a favorire una cooperazione che è riuscita a coinvolgere non solo diversi attori ma anche gli Stati. Sono convinto che questo nuovo modello porterà progressi, concui benefici per i più vulnerabili e per le generazioni future», ha affermato il principe Alberto II di Monaco durante la lectio magistralis da lui tenuta all’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Le connessioni tra l’Italia e lo stato monegasco sono un tema molto caro anche a Mauro e Liana Marabini, coppia di imprenditori italiani residente nel Principato di Monaco dagli anni Novanta.

Nel 2019, i due hanno dato vita all’organizzazione no profit Alter Italia, ovvero un insieme di idee, attività, riviste, libri e siti web con un denominatore comune: fare conoscere e fare amare l’Italia fuori dai confini nazionali.

A settembre 2022, i coniugi Marabini hanno ospitato il convegno Italia Eterna a Mentone, in territorio francese, al Palace des Ambassadeurs: l’hotel di proprietà di Mauro Marabini.

Tra i relatori, giunti da diversi Paesi: Andrew Cotto, giornalista del New York Times, che ha spiegato l’importanza della gastronomia italiana negli Stati Uniti, dove lui è nato da genitori italiani. Josephine Maietta, presidente della Association of Italian American Educators, ha parlato del ruolo che ha l’insegnamento della lingua italiana negli Stati Uniti. Mons. Salvatore Cordileone, Arcivescovo di San Francisco e italoamericano di seconda generazione, ha spiegato cosa vuol dire avere radici italiche negli Stati Uniti. Da Londra ha partecipato Francesco Ragni, direttore della testata online Londra, Italia, descrivendo la vita degli italiani che attualmente vivono e lavorano in Gran Bretagna. Il convegno è stato moderato da Armando Torno, editorialista di Sole 24 Ore e Corriere della Sera.

Oltre ad essere appassionati di libri rari, arte e vino, i coniugi Marabini hanno recentemente creato anche History Food Channel TV, che presentano così: «La nostra produzione audiovisiva, in lingua inglese, è dedicata alla storia del cibo, perché il cibo è un linguaggio universale e un’esperienza umana. È più di quello che mangiamo. Colpisce e influenza non solo la nostra salute e il nostro benessere fisico, ma anche le nostre emozioni. Diversi aspetti della nostra vita sono segnati dal cibo: relazioni sociali, feste, momenti romantici. Mangiare evoca emozioni e allo stesso tempo porta conforto al nostro cuore, alla nostra mente e al nostro corpo. Conoscere la storia del cibo significa conoscere la nostra storia e quella del mondo, dalle origini ad oggi».