America Buys Italian: opportunità di ingresso per i prodotti agroalimentari e vitivinicoli italiani sul mercato statunitense

Dal 3 ottobre al 5 ottobre 2023 a Rezzato (Brescia), Villa Fenaroli Palace Hotel, avrà luogo la seconda edizione di America Buys Italian, a cura della Italy-America Chamber of Commerce (sede principale a New York) e di Export USA (sedi a Rimini, New York, Bruxelles).

Si tratta di una iniziativa nella quale gli imprenditori italiani dei settori agroalimentare e vitivinicolo avranno la possibilità di incontrare i rappresentanti delle maggiori catene di supermercati indipendenti americani.

Le catene di distribuzione presenti ad America Buys Italian edizione 2023 saranno: Wakefern (362 punti vendita in New Jersey, New York, Connecticut, Pennsylvania, Delaware, Maryland, Massachusetts, New Hampshire e Rhode Island); North State Grocery (23 punti vendita in California e in Oregon); Lowes Foods (80 punti vendita in North Carolina, South Carolina e Virginia); Sendik’s Food Market (18 punti vendita nella Greater Milwaukee area); Busch’s Fresh Food Market (16 punti vendita nello stato del Michigan).

Le categorie merceologiche di interesse sono:

  • Dairy/Cheese (formaggi, latticini, derivati del latte)
  • Baked Goods and Stable Shelf Life Products (pasta, condimenti, conserve, prodotti da forno, caffè, acqua, bevande, succhi, prodotti surgelati, integratori alimentari)
  • Deli Meats (salumi, insaccati)
  • Wine & Spirits (vino, birra, alcolici e superalcolici)

Per informazioni sui costi di partecipazione e per prenotare incontri specifici: Dott.ssa Michela Parmeggiani, m.parmeggiani@exportusa.us, tel. (+39) 0541709073.

Tra i sostenitori dell’iniziativa anche l’azienda italiana UBV Ocean & Air, che fornisce servizi di consulenza pre e post spedizione, avvalendosi di professionisti in materia di certificazioni e pratiche doganali. Questa azienda, inoltre, utilizza nuove tecnologie e nuove attrezzature per il trasporto dei prodotti agroalimentari, come i Flexithanks: vere e proprie cisterne allestite all’interno dei containers per il trasporto di liquidi come olio, vino e succhi di frutta.

«Attualmente – afferma Jacopo Campochiaro, CEO di UBV Ocean & Air – seguiamo una trentina di aziende del comparto agroalimentare. Il nostro punto di forza per il settore food sono le nicchie di prodotto come olio, olive, farine, dolciumi, prodotti sott’olio e sott’aceto. Ultimamente stiamo concentrando la nostra attenzione anche su conserve, pasta, pane e biscotti».

«L’atteggiamento e le risorse rappresentano il primo passo per ottenere successo nel mercato statunitense, così come in qualsiasi altro mercato. È fondamentale avere un progetto ben definito, considerarlo come un investimento e dedicare le risorse necessarie per realizzarlo. La distinzione tra spesa e investimento risiede nel fatto che l’investimento, entro un periodo di tempo determinato, genera un ritorno, mentre la spesa no. Molto spesso le aziende che ci contattano vogliono entrare nella grande distribuzione o nei department stores americani come Walmart, Target, Macy’s. Per una azienda che si affaccia per la prima volta al mercato statunitense è velleitario pensare di vendere alla grande distribuzione. In primo luogo perché è improbabile venire presi in considerazione dalla distribuzione stessa, in secondo luogo perché in termini operativi vendere alla grande distribuzione in America richiede un grande sforzo organizzativo e finanziario. Le procedure sono molto strutturate e molto rigide: la logistica, la fatturazione, i pagamenti, i resi. La distribuzione è la vera sfida di questo mercato, ma la grande distribuzione, soprattutto agli inizi, non è la soluzione», spiega Lucio Miranda, presidente di Export USA.