La cybersecurity tra tecnologia e assicurazioni

Il problema nei sistemi tecnologici che regolano il funzionamento di aeroporti, banche, ospedali e altre strutture complesse, verificatosi il 19 luglio 2024 a livello globale, non è il primo e non sarà l’ultimo.

La cybersecurity assume, dunque, un ruolo ancora più rilevante per il presente e il futuro.

Exein, azienda di cybersecurity embedded per dispositivi IoT con sede principale a Roma e uffici in Germania e negli Stati Uniti, ha recentemente ottenuto un finanziamento di 15 milioni di euro. Il round è stato guidato da 33N, investitore specializzato in cybersecurity e software per infrastrutture, con la partecipazione di Partech. Hanno partecipato anche gli investitori già attivi nella società, come United Ventures, eCapital, e Future Industry Ventures.

Questa operazione sosterrà lo sviluppo di Exein in Europa, Stati Uniti e Asia, con l’apertura di un nuovo ufficio a Taipei e il raddoppio dell’organico entro il 2025.

A differenza dell’approccio tradizionale, Exein offre una protezione intrinseca e decentralizzata, integrando misure di sicurezza avanzate direttamente nel software dei dispositivi, utilizzando anche l’intelligenza artificiale avanzata nell’edge computing per migliorare la protezione.

Gianni Cuozzo, fondatore e CEO di Exein, spiega: «Viviamo in un mondo digitale dove i dispositivi connessi permeano ogni aspetto della nostra vita, dalle case alle automobili, dalle città alle infrastrutture critiche. Questa crescente interconnessione espone i sistemi a un panorama di minacce informatiche in continua evoluzione, rendendo la sicurezza embedded un elemento imprescindibile. Exein è consapevole di questa esigenza e offre soluzioni di sicurezza embedded avanzate e continue per i produttori di dispositivi connessi. Crediamo fermamente che la sicurezza by-design sia l’approccio più efficace per proteggere i dispositivi connessi e il nostro metodo decentralizzato garantisce la sicurezza intrinseca di ogni dispositivo».

Anche il settore delle assicurazioni presta sempre più attenzione alla sicurezza in campo informatico.

Ad esempio, il Gruppo Howden, fondato nel 1994 e operativo in 55 paesi nel mondo, offre servizi e soluzioni di brokeraggio assicurativo, riassicurazione e sottoscrizione a clienti che vanno dai privati alle multinazionali.

In Italia, Howden opera dall’aprile 2021 e ad oggi rappresenta il terzo broker nazionale, con 850 persone in organico, presenza in 24 città, 26 uffici, e un fatturato pro-forma di 113 milioni di euro.

In base all’edizione 2024 del report Cyber Insurance pubblicato da Howden, fino ad oggi l’assicurazione in campo cyber è stata dominata dagli Stati Uniti, che rappresentano circa il 66% del mercato globale. Anche se la crescita negli Usa rimarrà cruciale, più della metà dell’incremento del volume dei premi da qui al 2030 verrà da altri Paesi, in particolare dall’Europa. Nelle principali economie europee, Germania, Francia, Italia e Spagna, la potenziale crescita nella raccolta premi – anche se semplicemente si replicassero i livelli di penetrazione raggiunti nei mercati più maturi – è dell’ordine di 700 milioni di euro.

Il report, giunto alla quarta edizione e dal titolo “Risk, Resilience and Relevance”, prevede una crescita del mercato globale dagli attuali 15 miliardi ai 43 miliardi di dollari nel 2030. L’incremento sarà per il 46% negli Stati Uniti e per il 54% negli altri mercati, primo tra tutti l’Europa (+25%), seguita da UK (9%), Asia Pacifico (8%), Oceania (6%), America Latina (3%), Canada (3%) e Africa (1%).

Nel 2023, le condizioni di mercato hanno cominciato a stabilizzarsi grazie ad una migliore gestione del rischio informatico da parte delle aziende assicurate, che ha contribuito a prevenire o mitigare l’impatto degli attacchi, unita ad una maggiore stabilità del mercato assicurativo.

«Negli ultimi anni i broker e gli assicuratori – ha dichiarato Federico Casini, CEO di Howden Italia – hanno compiuto significativi progressi nel migliorare la stabilità dei prezzi, la chiarezza delle coperture e la coerenza di termini e condizioni delle polizze cyber. Per le piccole e medie imprese italiane, vero motore dell’economia del Paese, l’attuale fase di mercato apre l’opportunità di proteggersi a condizioni vantaggiose da attacchi informatici ai quali sono sempre più esposte».