Entertainment: la strategia del Gruppo Rainbow tra internazionalizzazione, territorio e investimenti

Nell’immagine: un momento del convegno Le eccellenze italiane nell’industria globale dell’intrattenimento. Roma, Camera dei deputati, 12 febbraio 2025.

Questa mattina, nella Sala della Regina della Camera dei deputati, si è svolto un confronto tra il mondo istituzionale e il settore audiovisivo.

Il Gruppo Rainbow, fondato nel 1995 da Iginio Straffi, rappresenta una eccellenza tra i produttori italiani indipendenti. Con sede principale nelle Marche, a Loreto, e uffici a Roma e Milano e altre sedi all’estero, il Gruppo ha superato i 100 milioni di euro di fatturato ed è un esempio di creatività e internazionalizzazione.

Alla presenza del Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, hanno preso la parola esponenti istituzionali – l’On. Federico Mollicone, Presidente Commissione Cultura della Camera dei deputati; l’On. Giorgia Latini, Vicepresidente Commissione Cultura della Camera dei deputati; la Sen. Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato del Ministero della Cultura; in collegamento video Francesco Acquaroli, Presidente della Regione Marche ed operatori del settore audiovisivo, coordinati da Niccolò Di Raimondo (consulente parlamentare) e da Andrea Biondi (giornalista Il Sole 24 Ore).

L’attenzione al territorio locale, l’utilizzo strategico dell’intelligenza artificiale, il dialogo con il mondo degli investitori, la creazione di posti di lavoro, la necessità di tornare ad un cinema che sappia creare immaginario sono stati gli elementi che hanno fatto da filo conduttore del convegno.

Andrea Biondi ha sottolineato come il territorio marchigiano sappia esprimere eccellenze anche nel comparto audiovisivo, oltre a quelle nell’area manifatturiera.

Iginio Straffi, Presidente del Gruppo Rainbow, ha affermato: «Fin dall’inizio, ci siamo posti la sfida e l’obiettivo dell’internazionalizzazione delle nostre produzioni. Abbiamo l’ambizione di portare l’italianità nel mondo. Più di cento anni fa, Hollywood ha capito l’importanza degli audiovisivi per fare arrivare messaggi alle persone e indirizzare i consumi. Il cinema è anche una macchina che produce economia ed è fondamentale che lo Stato continui a supportare il settore».

Giampaolo Letta, Vicepresidente e CEO di Medusa, ha sottolineato: «Ogni euro investito in produzioni audiovisive ne genera tre e mezzo. Le produzioni audiovisive hanno una importante funzione di soft power e di ritorno sui territori locali. L’Italia deve essere in grado di creare opere che siano coprodotte a livello internazionale e vendute nel mondo. Il ruolo degli imprenditori è fondamentale e le società italiane di dimensioni medio-grandi sono ancora poche. Anche lo Stato riveste una parte fondamentale, ed è necessario fare alcune riforme a partire dalla semplificazione normativa. Le imprese hanno bisogno di un quadro normativo chiaro e stabile per programmare con una ottica almeno quinquennale».

L’attrice, autrice e produttrice Chiara Francini ha dichiarato: «Il cinema racconta la vita e il cinema italiano è una creatura fragile e potentissima, data per morta molte volte e risorta numerose volte. Il cinema è ambasciatore del Made in Italy nel mondo. Il cinema è economia, territorio, tecnologia, narrazione».