L’assicurazione contro gli eventi catastrofali: l’obbligo per le PMI in Italia e il ruolo dei periti assicurativi

Nell’immagine: Giuseppe Degradi, presidente AIPAI – Associazione Italiana Periti Assicurativi Incendio e Rischi Diversi.

Dal primo ottobre 2025, le medie imprese con sede in Italia sono tenute a sottoscrivere una polizza contro le calamità naturali.

L’obbligo è stato introdotto con la Legge di Bilancio del 2024, e al momento per le piccole e le micro imprese la scadenza è fissata al 31 dicembre 2025.

L’obbligo di assicurazione contro gli eventi climatici estremi allinea l’Italia alle disposizioni vigenti in molti altri paesi europei.

Il 2 e 3 ottobre 2025, a Milano, si è svolto il convegno internazionale Calamità naturali in Italia, anno zero. Una sfida per il mondo assicurativo e per il Paese, organizzato da AIPAI – Associazione Italiana Periti Assicurativi Incendio e Rischi Diversi.

Sono intervenuti gli operatori del settore coinvolti, a vario titolo, nel processo di assicurazione e gestione dei sinistri da calamità naturali, tra i quali Klaas Brandt, presidente della Federazione Europea dei Loss Adjuster, che ha spiegato come vengono gestiti i danni da calamità naturali in Europa; Francisco Espejo Gil, Vicedirettore del Consorcio de Compensación de Seguros, che ha spiegato il modello spagnolo grazie al quale è stata gestita l’alluvione che ha colpito Valencia poco meno di un anno fa; AIBA; Ania; Anra; Cineas; Colap; esponenti del Comune di Ravenna; Confapi; Confindustria Giovani; Consap; Allianz; AON; AXA; Belfor Italia; Generali; Helvetia; IUSS Pavia; Reale Mutua; Unigrà; Unipol; WTW.

Il perito assicurativo –  detto anche Loss Adjuster – è il professionista in grado di gestire la liquidazione dei danni causati da un evento estremo.

Istituita nel 1968, AIPAI rappresenta e qualifica i professionisti che operano nella perizia e liquidazione assicurativa di danni materiali da incendio e altri rischi, con esclusione di quelli legati al ramo RC Auto, ai veicoli a motore e natanti, e alla quantificazione di danni fisici o biologici. Ad oggi, l’Associazione è costituita da circa 300 società e studi professionali in cui operano migliaia di periti, di cui oltre 2000 esperti in grado di gestire sinistri da calamità naturali come alluvioni, terremoti o frane.

«La nuova normativa che dovrà completare il suo iter parlamentare nei prossimi mesi – precisa Giuseppe Degradi, presidente AIPAI – è una grande sfida per l’Italia, per il settore assicurativo e per il mondo peritale. Noi periti siamo il braccio operativo delle compagnie assicurative ed avvertiamo la responsabilità di dare una risposta seria e consapevole affinché gli assicurati, che in questo momento sono solo le aziende ma ci auguriamo che in futuro diventino anche i privati, possano ricevere un supporto concreto e professionale in uno dei momenti probabilmente più complessi della vita di un’impresa o di una persona. Occorre, soprattutto in questa prima fase, fare attività di sensibilizzazione affinché l’assicurazione non venga percepita come una nuova tassa ma come un investimento per proteggere, nei casi più complessi, la sopravvivenza stessa dell’impresa e del business».

«Noi periti – aggiunge Degradisiamo pronti e siamo convinti che per affrontare nel migliore dei modi gli eventi catastrofali che potranno accadere in futuro, e purtroppo possiamo essere certi che si verificheranno, si debba pensare ad un progetto comune, nel quale ciascuno possa dare il proprio contributo per sfruttare al meglio le risorse e le competenze che il mondo peritale può mettere a disposizione del Paese. Credo che ultimamente la professione abbia perso d’interesse da parte dei giovani perché, richiedendo competenze rilevanti e impegno costante, necessita di un lungo percorso per giungere a un’affermazione di carriera soddisfacente. Dovremo dunque impegnarci per trasmettere le peculiarità di questa professione in parte ancora sconosciuta».