Serata interessante, qualche giorno fa a Milano, in occasione dell'assemblea dei soci dell' Associazione The Renaissance Link (nata il 27 marzo 2009 e di cui avevo scritto qui e qui).
Alla Triennale, ho visto una varia umanità addensarsi attorno ai primi passi dell'Associazione, tesi alla ricerca e alla valorizzazione di quel "saper fare all'italiana" che costituisce una delle qualità migliori dell'essere italiani.
Andrea Cancellato, direttore generale della Triennale di Milano, ha dato il benvenuto ai partecipanti: "Il nostro augurio, in qualità di Triennale, è di sentirci parte di questo progetto. Non dimentichiamo, inoltre, la distinzione tra design e Made in Italy: il primo è la cultura del progetto mentre il secondo è la qualità del prodotto".
In seguito, con il coordinamento di Emilio Genovesi, socio fondatore di The Renaissance Link, sono state illustrate le prime quattro aree su cui l'Associazione intende portare avanti dei progetti.
I Talenti del Territorio sono il primo percorso, introdotto da Francesco Morace, segretario generale dell'Associazione: "Questo percorso è nato per disegnare e delineare una certa idea di Italia. La Storia non striscia ma salta, ed abbiamo deciso federare tutte le persone interessate ad una idea che valorizzi la competenza estetica italiana. Questa è una associazione che vuole realizzare progetti".
La seconda area è costituita dall'Impronta Rinascimentale, illustrata dal presidente dell'Associazione, Giovanni Lanzone: "All'interno di questo percorso, ci poniamo l'obiettivo di parlare con le imprese in un momento difficile per la società. L'Italia, nonostante la crisi, è ancora un paese manifatturiero. Le imprese sono il corpo sociale intermedio che può ancorare l'Italia alla terraferma, evitando le conseguenze peggiori della crisi. Senza la bottega rinascimentale, il modello italiano di impresa non ci sarebbe stato; si tratta di un caso unico nella cultura mondiale".
I Testimoni dell'Innovazione sono il centro del terzo percorso, spiegato da Elisabetta Pasini e Patrizia Piovesan, socie fondatrici. La prima ha affermato: "I maestri sono un tema classico per il Rinascimento. Oggi, le persone vogliono trovare vie non standard per realizzare i propri progetti. E il carisma è un concetto complesso". La seconda ha aggiunto: "Forse non c'è un modello manageriale italiano ma sicuramente può esserci un tratto di italianità nella managerialità. Siamo aperti a nuovi contributi".
Elio Fiorucci, innovatore nella moda, ha portato la sua testimonianza: "Ciò che state facendo è affascinante. Credo che ricondurre il lavoro ad una dimensione più umana porti, se non alla felicità, almeno ad un miglioramento delle relazioni. Il negozio è il luogo dell'incontro emozionale. Gestire creatività e denaro, inoltre, è difficile".
Paolo Zanenga, socio fondatore, ha chiuso questa sessione: "L'economia sta diventando sempre più economia di innovazione. Andiamo verso una economia dove è la creazione a creare ricchezza, e non la ripetizione. Bisogna riuscire a pensare l'impresa fuori dall'azienda: è provocatorio ma bisogna riuscirci. Bisogna passare dal controllare al pilotare".
La quarta linea d'azione, denominata International Linkers, apre alla dimensione internazionale. Paolo Anselmi, socio fondatore, ha spiegato: "Il prodotto italiano viene percepito come un prodotto capace di stimolare l'immaginario. All'Italia vengono riconosciuti buon gusto, stile e qualità. Fra gli elementi costanti percepiti all'estero ci sono: estetica, qualità artigianale, cultura, qualità sociale, varietà, qualità complessiva del vivere".
A seguire, sono intervenuti alcuni partecipanti all'assemblea: le esperienze lavorative e di vita hanno fornito spunti di riflessione.
Francesco Morace, segretario generale The Renaissance Link, ha commentato: "Oggi, la sfida è alternare grande pragmatismo e grande visione. Negli ultimi due anni, l'area a maggior crescita è stata quella del Mediterraneo, non la Cina o l'India".
Emilio Genovesi, socio fondatore dell'Associazione, ha concluso l'incontro affermando: "L'incontro più ricco è la condivisione delle storie delle persone. Questo progetto è una utopia transitabile. Con i soci, vorremmo organizzarci su base territoriale, a partire dal prossimo incontro di settembre".
Lo statuto dell'Associazione è qui, mentre qui si possono leggere le storie di alcuni tra i primi soci. A partire dal prossimo appuntamento, le assemblee saranno riservate ai soci effettivamente iscritti, tramite il pagamento della quota di iscrizione, a The Renaissance Link.