Alcuni temi sembrano estremamente di frontiera ma in realtà si stanno avvicinando sempre di più.
In Italia, il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Data Reply, ha recentemente pubblicato un report sulle applicazioni finanziarie del Quantum Computing: la tecnologia basata sulla teoria fisica dei quanti.
Le stime parlano di oltre 1.350 miliardi di dollari di impatto atteso a livello mondiale entro il 2028.
L’ascesa dell’intelligenza artificiale, l’enorme quantità di dati prodotti ogni giorno ed il progressivo avvicinarsi ad un limite fisico nella riduzione delle componenti a silicio dei processori, stanno spingendo la ricerca e lo sviluppo dell’informatica quantistica verso la prossima generazione di sistemi di calcolo.
Questo studio mette a disposizione degli operatori di settore un approfondimento su come l’applicazione delle tecnologie quantistiche può rivelarsi utile per risolvere i problemi computazionali della finanza.
Il settore finanziario, infatti, è caratterizzato da un’elevata varietà e complessità di gestione dei dati, e potrebbe beneficiare più di altri delle capacità computazionali dei futuri computer quantistici, con applicazioni possibili, ad esempio, all’ottimizzazione di portafoglio, al market forecasting, all’identificazione di frodi, all’analisi del rischio di credito.
A livello globale, gli investimenti pubblici e privati in quest’area hanno raggiunto la cifra di 35,5 miliardi di dollari, con una presenza rilevante di Cina, USA, Canada e Unione Europea.