Tre libri per provare a capire il mondo

Un paio di mesi fa, avevo consigliato un poker di libri, da poter usare non soltanto in occasione del Natale ma anche durante tutto l’anno.

Nel frattempo, il mood di fine anno si sta inesorabilmente avvicinando. E allora, aggiungiamo un tris di libri su temi globali, in modo da avere ancora più scelta durante il periodo natalizio.

Iniziamo da Connectography. Le mappe del futuro ordine mondiale di Parag Khanna, Fazi editore 2016. L’autore (indiano, 39 anni, residente a Singapore) è un analista di geopolitica e collabora con l’Università Nazionale di Singapore (dove è Research Fellow al Centre on Asia Globalisation) e con la CNN. Il pubblico italiano potrà incontrare Khanna in occasione di Bookcity, sabato 19 novembre 2016 a Milano, a Palazzo Mezzanotte (sede di Borsa Italiana), alle ore 13, ingresso libero. La tesi centrale di Khanna è che, nel XXI secolo, connettersi ai flussi globali è vitale per l’umanità, e la connettività sarà la forza più potente di questo secolo.

Il libro degli italiani Alessandro Rosina (docente di Demografia e Statistica Sociale all’Università Cattolica di Milano) e Sergio Sorgi (vice presidente di Progetica e studioso di welfare e pianificazione economica personale), dal titolo Il Futuro Che (Non) C’è. Costruire un domani migliore con la demografia (Egea editore 2016), è invece un richiamo all’uso della demografia per interpretare i mutamenti dei rapporti tra le generazioni, con particolare attenzioni a temi quali il welfare, il lavoro, la cultura, il mercato, la democrazia, l’innovazione, lo sviluppo sostenibile.

Il terzo testo è un originale viaggio nella Storia: il volume del giornalista, geografo e storico statunitense Eric Weiner, intitolato La Geografia del Genio. Alla ricerca dei luoghi più creativi del mondo. Da Atene alla Silicon Valley, Bompiani editore 2016, è infatti una erudita ed ironica ricerca delle condizioni che hanno reso possibile lo sviluppo di menti geniali sul pianeta Terra, a partire dalle epoche storiche più antiche. Nella disamina di Weiner, hanno particolare rilevanza le città e le aree urbane, intese come ambienti favorevoli allo sviluppo dell’ingegno.