Il giornalismo sta attraversando una fase di grandi cambiamenti, sotto la spinta dei nuovi media e delle possibilità editoriali e comunicative che stanno emergendo in questi anni. E' evidente come il tempo attuale sia segnato dalla ricerca di nuovi equilibri tra giornalisti/autori, editori e piattaforme tecnologiche/espressive.
Ma penso che alcuni elementi rimarranno fondamentali per fare un buon giornalismo. Come, ad esempio, il controllo e l'analisi delle fonti.
Il giornalismo italiano ha origini prevalentemente letterarie e, a differenza del mondo anglosassone, in Italia non si è sviluppata una vera e propria tradizione di giornalismo d'inchiesta basato su accurati strumenti e metodologie d'analisi delle fonti documentarie. Naturalmente, anche in Italia ci sono casi di inchieste ben condotte. Ma oltre alle capacità intellettuali, di ricerca e di analisi del singolo giornalista, è necessario anche possedere una "cassetta degli attrezzi" del giornalismo investigativo, per individuare e verificare le fonti documentarie.
E qualcosa si muove anche in Italia. Fino al 31 maggio 2009 sono aperte le iscrizioni all'edizione romana del Master in "Giornalismo investigativo ed analisi delle fonti documentarie" organizzato dall'Associazione Giornalismo Investigativo.