Il film, al cinema e a casa nello stesso giorno?

Cinema in theaters
Fra i contenuti audiovisivi, il cinema è certamente uno dei più pregiati, sia per l'interesse nel vedere una storia per immagini sia per le economie di scala che si riescono a generare.

Nel 2011, è prevista la commercializzazione di un servizio premium che potrebbe modificare uno dei pilastri della fruizione cinematografica: avere la possibilità di vedere, legalmente, un film a casa propria nello stesso giorno del debutto nelle sale cinematografiche.

Prima Cinema è il profetico nome della start-up californiana che sta mettendo a punto il servizio. Dopo aver raccolto 5 milioni di dollari attraverso il venture capital, Prima Cinema intende consegnare i film ai primi clienti entro la fine del 2011. In quale modo? Attraverso il digital-delivery system, prezzato a 20.000 dollari, che consente di vedere il film in contemporanea all'uscita nelle sale. Inoltre, è previsto il pagamento di 500 dollari per ogni film che si desidera vedere attraverso questa modalità.

Jason Pang, fondatore e a capo di Prima Cinema, ha dichiarato:"Non vogliamo sostituire le sale cinematografiche. Stiamo provando a creare nuovi flussi di ricavi per gli studios".

Le reazioni sono state di vario segno.

Alcuni hanno obiettato che una nicchia così super-premium non riuscirà a sopravvivere. Ma, secondo altri, proprio perché si tratta di un mercato di nicchia ci sono possibilità di crescita.

D'altra parte, l'area di business legata ai servizi premium di video on demand vede confrontarsi varie posizioni. Ad esempio, la Time Warner sembra intenzionata a testare servizi di questo tipo, con l'idea di lanciare nel 2011 un servizio a 20-30 dollari per far vedere, in digitale, i film entro un mese o due dall'uscita in sala. Sony Pictures sottolinea come ci sia uno spazio bianco tra l'arrivo dei film nelle sale e l'uscita del DVD e i consumatori stiano manifestando un interesse per vedere i film subito e a casa. Viacom, invece, si dichiara non interessata a questo tipo di soluzioni, preferendo soddisfare i propri distributori.

Per approfondimenti: articolo di Lauren Schuker sul WallStreetJournal.com