Musica, tecnologie e start-up innovative

You and digital music
La musica ha vissuto e vive ancora grandi cambiamenti, dovuti all'avvento della rete internet. Negli ultimi dieci anni, ciò è stato evidente nella produzione, distribuzione e consumo di contenuti musicali.

Recentemente, è stato pubblicato uno studio realizzato dalle Università di Harvard e Stanford che dimostra come siano diminuiti i ricavi provenienti dalla musica registrata ed invece siano aumentati i ricavi da concerti e performance live, soprattutto per artisti meno famosi che grazie al web sono riusciti a creare una quota di attenzione attorno a sé (via Luca De Biase).

Scarica Recorded Music and Live Performances – Report by Harvard and Stanford Universities, october 2010

Le opportunità in quest'area sono varie, poiché non si è raggiunto un modello di business unico e di successo.

Ad esempio, BigChampagne è una "social music chart" – basata su tweets, status updates e web chatter – che traccia le vendite, i downloads legali ed illegali, e le attività d'ascolto su quasi tutte le piattaforme di distribuzione della musica. Successivamente, i dati vengono analizzati, ed infine venduti ad etichette discografiche, agenti di artisti e stazioni radio in cerca di trend e musicisti promettenti. Notizia su Fortune Tech.

Ed ancora: sul sito Hypebot.com, dedicato al rapporto tra musica, tecnologia e nuovi business musicali digitali, si può leggere la descrizione di nove interessanti ed innovative start-up musicali del 2010:

PledgeMusic (Fan-Funding)

Live Music Machine (Online Booking)

The Echo Nest (Music Intelligence)

Tubeify (YouTube+Last.fm+Billboard)

Jelli (User-Controlled Radio)

Songkick (Concert Tracking&Discovery)

Viinyl (One-Song Websites)

Rdio (Music Streaming&Discovery)

Shuffler (Music Blog Radio)