Navigare su internet: espressione in uso negli anni Novanta. Navigare sul web: espressione aggiornata, convenzionalmente in vigore dal 2005.
2005: l'anno in cui Tim O'Reilly coniò l'espressione: web 2.0. Ovvero il web di oggi, ricco di connessioni fra persone e ramificazioni fra tecnologie.
Di certo, il mondo online ha vissuto una rapida accelerazione negli ultimi anni e l'esperienza di navigazione che abbiamo oggi è molto più articolata rispetto a quella di appena dieci anni fa.
Al giorno d'oggi, quali sono i maggiori trend del web e come volgerli a proprio favore? Questioni ampie. Per iniziare a rispondere, è possibile proporre alcune grandi direzioni del mondo dell'innovazione.
Ad esempio, una recente ricerca (2012) di Boston Consulting Group (società multinazionale di consulenza nell'area business strategy) sulle cose alle quali gli americani sarebbero disposti a rinunciare pur di mantenere l'accesso ad internet, ha mostrato questi risultati: il 77% del campione rinuncerebbe al cioccolato, il 73% all'alcol, il 69% al caffé, il 21% al sesso.
Penso che in Italia ci sarebbero percentuali diverse…
Tornando alla ricerca, alcuni degli aspetti che gli americani apprezzano maggiormente di internet sono: la possibilità di cercare attraverso motori di ricerca e portali; la posta elettronica; l'accesso online alla banca e agli investimenti.
Il contributo di internet all'economia mondiale è oggi stimato in 2,3 trilioni di dollari, con aspettativa di crescita fino a 4,2 trilioni di dollari entro i prossimi quattro anni. La internet economy si avvia a diventare l'ottavo settore produttivo negli Stati Uniti, con un tasso di crescita del 6,5% annuo negli States e fondate speranze che questo settore possa aiutare ad uscire dalla recessione.
In passato, "amenità" come il cioccolato, l'alcol e perfino il sesso erano considerate a prova di recessione, ma attualmente nessuna di loro sembra avere la stessa spinta di internet nel sostenere l'economia.
L'inizio di una nuova era?
Ormai, se ne parla periodicamente, cercando di capire se ci sarà convivenza o cannibalizzazione fra vecchi e nuovi media.
Secondo uno studio recentemente condotto alla University of Gothenburg (Svezia, 2012), i giovani in età 9 – 24 anni tendono ad usare sia i nuovi media sia i media tradizionali, con una logica complementare tra social media e mass media.
Lo studio rileva anche la forte crescita nell'utilizzo degli smartphones: una tendenza che non riguarda soltanto i giovanissimi. E un'altra tendenza in crescita è quella dei tablet. Le vendite di questi due dispositivi tecnologici e di comunicazione sono previste in aumento nei prossimi anni, come risulta da questa analisi condotta dal team di BusinessInsider.com (The Future of Mobile, marzo 2012, in forma di slides).
Altro tema caldo è quello delle apps. Prenderanno il sopravvento nei confronti del web? Non è detto, anzi la maggior parte degli esperti di tecnologia interpellati in una survey condotta dal Pew Research Center (Usa, 2012) ritiene che il web rimarrà il fattore dominante nell'attività online delle persone, con una evoluzione guidata da un insieme di innovazioni, tra le quali: la "rivoluzione mobile", le apps, il cloud computing, la monetizzazione di prodotti e servizi online.
Si guarda al futuro, ma c'è un'antica attività, profondamente umana, che si connette bene con i dispositivi hi-tech: il gioco. Come riportato qualche giorno fa dal sito VentureBeat.com, citando un report di Juniper Research, il mercato dei giochi per tablet potrebbe raggiungere i 3,1 miliardi di dollari nel mondo entro il 2014. Con ricavi che possono derivare da vari modelli di business, tra cui: pay-per download, giochi gratuiti con pubblicità o presenza di un brand.
Inoltre, il 2012 segna l'arrivo di una nuova ondata di start up, anche in Italia. In generale, le giovani aziende digitali di oggi sembrano avere idee e modelli di business più solidi rispetto alla precedente ondata di start up (1998 – 2000). Ma bisogna tenere presente che lo sviluppo di una start up e la fisiologia delle Borse sono due fatti diversi, sia per i tempi sia per la mentalità che presuppongono. Nel frattempo, durante il mese di maggio 2012, farà il suo esordio a Wall Street il fenomeno social di questi anni: Facebook.
In Europa, la città di Londra si candida come centro tecnologico di riferimento per lo sviluppo di start up: alcuni giorni fa, nella capitale inglese, è stato inaugurato il Google Campus: uno spazio per start up tecnologiche, alla presenza di George Osborne, Cancelliere dello Scacchiere britannico (ministro delle finanze). Fonte: BBC News.
Senza dubbio, ci troviamo in anni in cui la tecnologia è diventata fondamentale nei processi d'innovazione. Riuscire ad unire intuizione, conoscenza del mercato ed esecuzione pratica delle idee, può fare la differenza. Anche in Italia.