"Ho potuto constatare in maniera diretta che con un po' di fantasia una scala antincendio può diventare un balcone, un armadio a muro una cameretta per l'ospite (due non ci sarebbero mai entrati) e una camera da letto una sala da ballo". Così scrive Tiziana Nenezic nel proprio libro Come sopravvivere ai newyorkesi (Cooper 2008).
Ma il mercato immobiliare è diventato una giungla ormai ovunque. Il concetto di "casa, dolce casa" si è fatto molto complesso in questi anni, sia in Italia sia nel resto del mondo, e indubbiamente la casa costituisce un bene d'uso molto importante per gli italiani, e c'è anche chi la vede come un investimento.
Essendo uno dei settori più sensibili all'andamento economico generale, il mercato delle abitazioni è un'area sempre meritevole d'attenzione.
Stati Uniti e Regno Unito, ad esempio, sono due Paesi in cui il mercato immobiliare rappresenta una voce da tenere in considerazione per l'economia. Negli Usa, la compravendita di case (nuove o già esistenti) è sottoposta ancora ad oscillazioni dovute al fatto che l'economia statunitense non si è ancora pienamente ripresa dalla crisi post-Lehman Brothers. Per quanto riguarda la Gran Bretagna, è Londra ad avere un mercato del real estate molto rilevante. Il settore, comunque, è in movimento.
A Wall Street, negli ultimi due anni, si sono registrate almeno quattro IPO di una certa rilevanza nel settore: Zillow (2011), Realogy Holdings e Trulia (2012) e nelle prossime settimane Re/Max Holdings.
Tornando sulla sponda europea dell'Atlantico, a Londra è stata fondata nel 2009 OneFineStay: una start up che riaggiorna l'idea di soggiorno fuori casa, all'insegna del cosiddetto "unhotel". I due fondatori – Greg Marsh e Demetrios Zoppos – hanno ripensato il concetto di alloggio, combinando l'affitto di case/appartamenti abitati da residenti (nei periodi in cui essi sono fuori casa per viaggi ed impegni) con i servizi tipici di un hotel (booking, pulizia della casa ecc.). Il tutto con attenzione all'innovazione: in ogni abitazione fruita con OneFineStay, c'è il wifi gratuito e ad ogni cliente viene fornito un iPhone. Dopo Londra, il servizio di "unhotel" è arrivato anche a New York, con attivazione dei servizi in corso anche a Los Angeles e a Parigi. E' possibile effettuare la ricerca sia per zona/quartiere sia per fascia di prezzo per ogni notte.
E pensare che l'idea iniziale di questa start up è venuta a Marsh dopo un viaggio a Pisa… Difficile comunque che si riesca a replicare quest'idea in Italia: a livello culturale, gli italiani difficilmente lasciano la propria casa ad estranei… Paese che vai, casa che trovi…
Last but not least, per chi fosse alle prese con gli usi e costumi degli inglesi, ci sono i Soft Landing Labs organizzati a Londra dalla giornalista e blogger Daniela de Rosa, fondatrice di The Italian Project. Il prossimo incontro avrà luogo giovedì 10 ottobre 2013 e sarà centrato sul mondo del lavoro. Per informazioni: sll@theitalianproject.eu.