Il MedTech è un’area nella quale convergono competenze medico-scientifiche e tecnologiche.
La digitalizzazione nel mondo della sanità è un processo che riguarda e riguarderà anche le apparecchiature medicali. A livello internazionale, Startup Health Insight documenta che gli accordi di finanziamento conclusi nel 2015 sono stati 480, con 600 investitori attivi e un volume di finanziamenti erogati di circa 5,8 miliardi di dollari (di cui 480 milioni sono stati indirizzati verso il settore dei dispositivi medicali). In Italia, sono 321 le startups centrate sulla salute.
Tra i problemi di salute che possono sorgere nell’arco della vita, ci sono quelli cardiovascolari e in generale le patologie legate al funzionamento del cuore.
Anche in Italia ci sono storie di innovazione in questo campo: ad esempio ci sono Guido Magrin, Luca Iozzia e Luca Bruno di Heartwatch, la app di monitoraggio del battito cardiaco che rileva le aritmie; Nicolò Briante e Niccolò Maurizi di D-Hearth, il primo elettrocardiografo portatile collegabile a smartphone e tablet; Vincenzo Telesca di Medea, che ha sviluppato soluzioni di diagnostica innovativa in telemedicina e diagnostica domiciliare; Francesco Faita e Vincenzo Gemignani di Quipu, che hanno progettato una nuova generazione di sistemi biomedicali a ultrasuoni basati su applicazioni software; Ottavio Crivaro di aXurge, piattaforma che supporta lo specialista vascolare nel trattamento dell’aneurisma aortico addominale.