I numeri, gli algoritmi, e la vita delle persone, secondo Giorgia Lupi

Nell’immagine: Giorgia Lupi.

I dati che circolano sul web sono diventati, al giorno d’oggi, un insieme molto vasto e molto eterogeneo di informazioni.

Chi si occupa di analizzare l’evoluzione del mondo online sa che questo insieme di dati è stato definito, a livello internazionale, con l’espressione Big Data.

Questi dati, però, diventano effettivamente grandi soltanto quando si riesce ad estrarne valore.

In Italia, dal 2005, esiste Meet The Media Guru: è un ciclo di eventi gratuiti, svolti durante l’anno a Milano, ideati da Maria Grazia Mattei, organizzatrice di eventi culturali e critica delle nuove tecnologie della comunicazione. Gli speakers sono selezionati fra gli interpreti internazionali della cultura digitale. Gli incontri vengono realizzati in partnership con Fastweb, Artemide, Fondazione Fiera Milano, con il patrocinio di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo e la collaborazione di Institute without Boundaries | George Brown College – Toronto.

Il prossimo incontro di Meet the Media Guru sarà con Giorgia Lupi, mercoledì 5 luglio 2017 a Milano, nella sede di BASE (luogo per coworking, startups ed eventi culturali), via Bergognone 34, ore 19,30, ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria qui.

Information designer e artista italiana, Giorgia Lupi vive a New York ed è co-fondatrice e design director di Accurat, società specializzata in data visualization design, con uffici a Milano e a New York.

A Meet the Media Guru, Giorgia Lupi inquadrerà il tema dei Big Data a partire dal suo Data Humanism Manifesto: ovvero una proposta per migliorare la vita delle persone usando numeri e algoritmi. Secondo la designer, i numeri non sono mai “neutri”, ma rappresentano il punto di partenza di una narrazione che racchiude in sé tradizioni, conoscenze e passioni soggettive.

Mi piace dire – spiega Lupiche i dati possano essere uno stato d’animo più che una questione di competenze e di strumenti. I dati possono aiutarci a diventare più umani e a connetterci con noi stessi a un livello più profondo, se indossiamo le lenti giuste per vederli”.

Per trasformare una sequenza di numeri in informazioni tanto intellegibili quanto interessanti, Giorgia Lupi utilizza un avvicinamento “artigianale” ai dati, fatto di migliaia di schizzi a mano libera. Il disegno analogico, secondo lei, rientra nel processo di avvicinamento al senso ultimo delle informazioni numeriche, solo apparentemente fredde.

Il risultato finale sono narrazioni visive digitali, creative, empatiche ed efficaci, che mescolano grafiche e storytelling e descrivono sistemi complessi di informazioni. I lavori di Giorgia Lupi, peraltro, sono stati pubblicati anche su testate internazionali come New York Times, Wired, The Guardian, The Washington Post.

5000 milioni di miliardi di bit di informazioni vengono prodotti ogni giorno nel mondo – spiega Maria Grazia Mattei. I Big Data riguardano la salute, il commercio, l’educazione, soltanto per fare tre esempi. Credo sia importante mettere in discussione l’impersonalità di un approccio puramente tecnico al dato numerico. È il momento di aprirsi ad una prospettiva umanista nella quale i numeri vengano considerati per quello che sono: parte integrante della nostra vita. A Meet the Media Guru, Giorgia Lupi ci inviterà, dunque, a condividere la traiettoria del suo Data Humanism Manifesto”.