La musica e la vita, con l’approccio di Massimo Cotto

Nell’immagine: Massimo Cotto.

La musica è uno dei simboli della stagione estiva.

Chi non ha mai cantato una canzone durante l’estate?

Anche in Italia, ovviamente, ci sono persone esperte sulla cultura musicale.

Io, fino ad oggi, ne ho incrociate quattro: Carlo Massarini, Dario Salvatori, Massimo Cotto, Federico Capitoni.

Si tratta di quattro critici/giornalisti musicali: tre grandi seniors (Massarini, Salvatori, Cotto), e un 37enne con esperienza (Capitoni).

In questo post, mi concentro su Massimo Cotto (classe 1962).

Naturalmente, scrivere su di lui significa anche rivolgere un pensiero a coloro che amano gli agnolotti al plin (smile).

Dovete sapere, infatti, che io e Massimo Cotto ci conosciamo da 14 anni, e so alcune cose fondamentali su di lui: è piemontese, e da buon piemontese ha un forte senso del dovere (la parte piemontese del mio DNA me lo ha fatto capire subito); viene da Asti (dunque dal Monferrato: un territorio che bisogna meritare); è tifoso della squadra di calcio del Torino; è nato sotto il segno zodiacale del Toro; è sposato con l’attrice e conduttrice Chiara Buratti, dalla quale ha avuto un figlio (Francesco, nato nel 2007); anche lui, come me, ama la sublime cucina piemontese (oltre agli agnolotti al plin di cui sopra, si possono citare anche i tajarin con peperoni e pesto di ortiche, il tartufo, e una varietà di carni e salumi straordinari); adora fare radio, scrivere libri, presentare eventi musicali dal vivo e in televisione. Ha diretto riviste a tema musicale, fra cui Rockstar. Ha conosciuto, e conosce, molti musicisti italiani e non italiani. È stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, ed è anche Cavaliere delle terre di Asti e del Monferrato. E nel corso del tempo ha mantenuto un apprezzabile senso dell’ironia (smile).

Oltre a tutto ciò, diversi anni fa, io e lui siamo anche riusciti a lavorare insieme (in quella che fu la rivista Trax. Musica Elettronica/Design/Moda/Electrostyle): come spesso accade alle cose belle, fu un’esperienza che durò poco tempo.

Anni dopo, dimostrò coraggio e saggezza partecipando al libro collettivo Italo Globali, dove il curatore ero io (smile).

Attualmente, Massimo Cotto è direttore artistico del Festival di Castrocaro, del Premio De André, di Astimusica, di Visionaria. In radio, conduce il programma Buongiorno Dr. Feelgood e Mr. Cotto, assieme a Maurizio Faulisi, su Virgin Radio, dal lunedì al venerdì, dalle 6,30 alle 9 del mattino. Su Virgin Radio, conduce anche Rock Bazar. Ogni tanto, scrive sul settimanale 7 del Corriere della Sera.

Nel frattempo, per quanto riguarda i libri riconducibili a lui, è arrivato alla pubblicazione n. 67. Si tratta del libro Rock Therapy. Rimedi in forma di canzone per ogni malanno o situazione, in uscita per Marsilio editore a settembre 2017.

Cosa altro dire? Fa parte delle persone che – senza averne la minima intenzione – hanno contribuito alla mia formazione. Ed è nella mia lista di persone-che-dovrei-e-vorrei-frequentare-di-più-ma-per-vari-motivi-non-posso (smile).

Per quanto riguarda gli occhiali che Massimo Cotto indossa nell’immagine qui sopra, non so quali peccati abbia commesso per essere stato costretto ad indossarli, ma deve essere stato qualcosa di abbastanza grave (smile).